A Repubblica: «Sono diverso da Valentino (Rossi). Lui socievole, io riservato. E non cambierò per piacere al pubblico»
Intervista di “Repubblica” a Pecco Bagnaia. Il campione del mondo di MotoGp racconta le sensazioni in vista del weekend di Mugello e il suo futuro in Ducati.
Appunto: ieri miglior crono nella prima giornata di libere, anche se poi è arrivata una penalità di 3 posizioni in griglia per il gp di domani.
«Si può scendere ancora di 6 decimi. Però non chiedetemi il record di velocità, perché non sfrutto le scie degli altri: preferisco fare da solo».
Al Mugello però bisogna vincere.
«Fondamentale. Si corre in Italia, e sono a -39 da Martin. Devo recuperare in classifica, ma senza farmi ossessionare dall’idea».
Domenica scorsa a Barcellona un gp esemplare, dopo la caduta del giorno prima.
«Mai avuto dubbi. Mentalmente sono molto forte. No, niente psicologi. Il segreto è che conosco il mio potenziale: e so di avere le carte in regola per vincere sempre. La moto è fantastica, la squadra anche, fisicamente sono preparato per affrontare qualsiasi situazione. Se qualche ora prima va male, è lo stesso: non dubito mai. Non è arroganza: sono determinato, consapevole».
Ducati deve scegliere il suo futuro compagno nel box. L’impressione è che, fosse per lei, resterebbe Bastianini. Ma Pecco rimarrà per sempre con Borgo Panigale?
«Sono innamorato di Ducati da quando ero bambino, mi trovo benissimo sotto quasi tutti i punti di vista, perché non si può essere d’accordo su tutto, ma mi piace molto quello che stiamo costruendo insieme. La mia ambizione è restarci per sempre. Fino a quando quella armonia, la voglia di stare insieme, saranno le stesse, non me ne andrò. Se un giorno mi accorgessi che questa magia sta finendo, ci penserei su».
Bagnaia: «Sono diverso da com’era Valentino. Riservato. Non cambierò per il pubblico»
Valentino Rossi, suo mentore, dice che gli piacerebbe essere ricordato per aver fatto innamorare di questo sport tanta gente. E lei?
«Vorrei mi ricordassero per la passione e la dedizione che ho sempre messo. Sono molto diverso da com’era Valentino. Lui socievole, estroverso. Io, riservato. E non cambierò per piacere di più al pubblico. Spero che la gente lo capisca e mi apprezzi per quello che sono, per la mia sincerità. Non mi vedranno mai recitare».
Nel mondo oggi c’è chi sta molto peggio, purtroppo.
«Non è facile per me affrontare pubblicamente certi argomenti: ci sono temi che, qualsiasi posizione tu prenda, sbagli. Però lasciatemi dire che quello che sta succedendo nella Striscia di Gaza e in Ucraina è orrendo, orribile. È assurdo che ancora oggi ci siano motivi sufficienti a scatenare una guerra. Siamo davvero fortunati a vivere una realtà così diversa da quella che stanno soffrendo in molti».