A CRTV: «lo vado in nazionale per giocare al 100%. In campo non puoi risparmiarti, ancor meno quando gioco con la selezione del Camerun»

Frank Zambo Anguissa, centrocampista del Napoli e della nazionale camerunense, ha parlato ai microfoni di CRTV rispondendo alle critiche che talvolta sono arrivate relativamente al suo differente rendimento tra il club azzurro e il Camerun.
“Una domanda ritorna ogni volta. Perchè c’è uno Zambo Anguissa nel club che è fortissimo e non è lo stesso in nazionale? E io rispondo sempre la stessa cosa, che le condizioni non sono le stesse. lo vado in nazionale per giocare al 100%. In campo non puoi risparmiarti, ancor meno quando gioco con la selezione del Camerun.
Penso che quando vieni in nazionale dai il meglio di te stesso, non c’è niente di più bello che giocare per il tuo Paese. Siamo un gruppo giovane, che ha tante qualità. Siamo molto uniti e nessun avversario ci spaventa, chiunque esso sia. Noi dobbiamo fare la nostra parte per il popolo camerunense. Quando vinciamo, è il Camerun a vincere ed essere felice. Per queste persone noi abbiamo il dovere di dare tutto“.
Gli eroi dello scudetto sono finiti in disgrazia
L’aria è pesantissima e il rischio che la rivoluzione estiva investa tutti è concreto. Anche alcuni pilastri dello scudetto come appunto Giovanni Di Lorenzo e Frank Zambo Anguissa, il dominatore di centrocampo che quest’anno sembra la controfigura del perno insostituibile che fu. Mancano cinque giornate e Napoli si aspetta una reazione d’orgoglio dalla squadra.
Di Lorenzo è il simbolo di questa squadra, quello che ci mette sempre la faccia. Sul campo sta vivendo un periodo complicato, tanto da finire pure lui nel vortice della critica più feroce. Situazione ingenerosa, che ovviamente spingerà anche il capitano a fare delle riflessioni sul suo futuro, nonostante il recente rinnovo.
Se Di Lorenzo fatica a tornare quello di un tempo, Anguissa è totalmente scomparso: 29 presenze e zero gol in A, 5,6 di media voto e un serbatoio perennemente svuotato, di energia e anche di fame. Frank è irriconoscibile e senza la sua carica la squadra si è sgonfiata. Lobotka non dirige più con precisione e personalità, Kvara non trova le ripartenze e gli strappi sulla trequarti dopo il recupero alto. Tutti gli eroi dello scudetto sono finiti in disgrazia e di riflesso sul mercato: ora hanno 5 gare per dimostrare di poter essere i perni del futuro.