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Bruno Giordano vittima di una truffa di un falso carabiniere (Messaggero)

Il napoletano Carmine Cascio gli aveva procurato un premesso di guida per il figlio a cui era stata ritirata la patente

Bruno Giordano vittima di una truffa di un falso carabiniere (Messaggero)
Db Milano 19/12/2019 - photocall trasmissione TV 'Il campionato fa 90' / foto Daniele Buffa/Image nella foto: Bruno Giordano

Il Messaggero oggi racconta il raggiro subito da Bruno Giordano, ex attaccante che vince con Maradona lo scudetto al Napoli nel 1987. Implicato nella truffa Carmine Cascio, 36enne napoletano con precedenti per truffa, estorsione e anche maltrattamento nei confronti dell’ex compagna.

I fatti risalgono al maggio del 2017 quando dopo una cena in compaginai di Bruno Giordano, Csscio si offre di risolvere un problema che l’ex calciatore ha: al figlio hanno ritirato la patente per guida in stato di ebrezza. Queste le dichiarazioni di Susanna Bartoli, moglie di Giordano ai Carabinieri: «Mi lamentavo con qualche conoscente di famiglia, tra cui anche Cascio, di dover accompagnare il ragazzo in tutti i suoi spostamenti e lui si è presentato a me dicendo di essere un maresciallo dell’Arma e di prestare servizio a Roma in un reparto speciale». Cascio dice di poter risolvere e di poter procurare un permesso temporaneo per il ragazzo, gli serve solo una sua fototessera. Il permesso arriva rapido e il ragazzo si rimette alla guida, “fino a quando, dopo un nuovo controllo, non si scopre che il certificato è falso e stavolta la patente non la rivedrà per altri due anni”.

Da questo i Carabinieri vogliono approfondire la posizione di Cascio e si scopre che “da anni si spaccia per carabiniere – con tanto di documenti  e divisa falsi – e gira tra Roma e Napoli facendo favori di vario genere, ovviamente previo compenso economico”

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