ilNapolista

Chi l’ha detto che le donne tirano piano? Così il tennis femminile si sta ricostruendo in palestra (El Paìs)

“Sempre più polmoni, forza e resistenza, oltre a una strategia sofisticata: gambe e ancora gambe. Prendersi cura del fisico è diventato una tendenza brutale”

Chi l’ha detto che le donne tirano piano? Così il tennis femminile si sta ricostruendo in palestra (El Paìs)
Poland's Iga Swiatek serves to Germany's Angelique Kerber during the Women's WTA Rome Open tennis tournament at Foro Italico in Rome on May 13, 2024. (Photo by Tiziana FABI / AFP)

Chi l’ha detto che le tenniste tirano piano? Basta guardare una partita di Aryna Sabalenka, con i colpi sotto i 200 all’ora e la pallina che esplode. Non è un’eccezione, scrive El Paìs in un approfondimento su come sta cambiando il tennis femminile. Il fisico, la preparazione, la palestra, stanno cambiando tutto.

“Lo schieramento dell’attuale numero uno, Swiatek, funge da sintesi, granito puro, zero crepe. Un portento. Il suo tennis potrebbe non essere dei più virtuosi, ma è riuscito a raggiungere la vetta basandosi su sempre più polmoni, forza e resistenza, oltre a una strategia sofisticata; gambe e ancora gambe per raggiungere tutto e costruire un muro difficile da superare. Non esiste un dettaglio casuale: preparazione, cibo, riposo. C’è l’immagine in cui si stava radunando in allenamento con un nastro adesivo in bocca che gli limitava l’ossigeno, con l’obiettivo di aumentare la frequenza cardiaca per migliorare la tolleranza all’anidride carbonica, attivare il diaframma, aiutare a filtrare l’aria che arriva ai polmoni e rilasciando ossido nitrico per dilatare i vasi sanguigni. Lo sport di oggi, tutta scienza”.

Coco Gauff parla di “Sacrificio permanente”. E così Garbiñe Muguruza, che s’è ritirata da poco ormai stremata: “La disciplina che devi avere per mantenerti è molto dura, quasi insostenibile. Alla fine mi sono ritrovata stanca, con molto logorio mentale e fisico”.

La tendenza erculea si impone anche tra le donne – continua El Paìs – con trapezi marcati, quadricipiti e tricipiti, braccia come mazze. Maria Sakkari, scolpita nel marmo, e dietro di lei una manciata di professioniste costrette a seguire la sua scia per lottare nel tennis attuale. La francese Caroline Garcia, ad esempio, ha ripreso il volo grazie all’assunzione di un fisioterapista itinerante a tempo pieno”.

“C’è una tendenza brutale a prendersi molta più cura del proprio fisico”, dice l’allenatrice del Sorribes, Silvia Soler Espinosa. Le palestre, dice, sono sempre gremite durante i tornei. Ma non è solo una questione di preparazione, ma anche di prevenzione. “I riscaldamenti prima delle partite sono più lunghi e completi, coprono molte zone del corpo e questo li rende molto più preparati. In questo sport, o evolvi e migliori costantemente, oppure rimani indietro e ti superano sulla destra. Al giorno d’oggi, trascorri le stesse ore in campo e in palestra”.

ilnapolista © riproduzione riservata