Al Giornale: «Nel calcio oggi c’è troppo business. Molti inseguono solo quello. Il calcio rimane la mia vita. E mi diverto a vedere Francia e Brasile»

Il Giornale intervista oggi Giancarlo Antognoni e lo definisce una delle ultime bandiere del calcio capace di rifiutare offerte faraoniche per restare alla Fiorentina. Una scelta che lo ha ripagato «Oggi l’affetto di Firenze mi ripaga dei trofei che non ho vinto».
Antognoni e la Fiorentina
Eppure Antognoni oggi lavora lontano dalla sua Fiorentina perché ha rifiutato un posto nelle giovanili: «Una scelta che rifarei. Spesso i miei suggerimenti non venivano considerati»
Come per Marcus Thuram, consigliato quando stava ancora al Gladbach. «Era evidente il suo talento e il prezzo era nei parametri del club. Mi dissero che era troppo giovane».
Da ragazzo era milanista. «Vero. Sono cresciuto col mito di Rivera. Era il mio modello, cercavo di assomigliargli».
L’avversario più tosto in campo? «Oriali, non mi mollava mai».
Un suo ritorno alla Fiorentina… «Difficile. Le mie porte sono sempre aperte».
Il mondo del pallone è però molto distante per valori a quello della sua generazione. «C’è troppo business. Molti inseguono solo quello. Il calcio rimane la mia vita. E mi diverto a vedere Francia e Brasile»