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Acerbi, l’Inter spera che l’accusa passi da razzismo a condotta antisportiva (Gazzetta)

La Gazzetta scrive che questa è la speranza dell’Inter, ma che in casi simili si è arrivati alla squalifica per dieci giornate anche senza evidenze.

Acerbi, l’Inter spera che l’accusa passi da razzismo a condotta antisportiva (Gazzetta)
Db Leverkusen (Germania) 20/11/2023 - qualificazione Euro 2024 / Ucraina-Italia / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Francesco Acerbi-Alessandro Buongiorno

Con le audizioni di ieri di Acerbi e Juan Jesus, è terminata l’indagine di Chinè che ha passato ora tutto al Giudice Sportivo per la decisione che dovrebbe arrivare tra lunedì e martedì. Nulla di nuovo sarebbe emerso dai due calciatori che hanno tenuto fede alle proprie versioni. Quello che potrebbe in qualche modo cambiare le carte in tavola e agevolare Acerbi è la mancanza di immagini e audio del le sue parole, come scrive la Gazzetta dello Sport

I possibili scenari per Acerbi

 Gli scenari Di fronte a un «la mia parola contro la tua» di questo genere, come si può riuscire a stabilire la verità con certezza? Tutto dipende da quello che è riuscito a trovare Chinè tra il materiale raccolto tra martedì – giorno in cui il Giudice sportivo gli ha chiesto un supplemento di indagine – e giovedì, prima delle audizioni finali. È anche possibile che, come spera l’Inter, se video e audio non avessero colto il momento dell’insulto, la violazione contestata possa cambiare. Dall’articolo 28, quello sul «comportamento discriminatorio», si potrebbe passare al 39, «condotta gravemente antisportiva», che prevede una sanzione di due giornate che potrebbero aumentare con la presenza di aggravanti.

E in questo caso, l’aver usato «nero» anche senza volontà razzista, come ammesso da Acerbi, potrebbe costituire un’aggravante, facendo salire il numero di giornate di stop fino a 3-4. Va detto però che in passato in casi simili si è arrivati alla squalifica per dieci giornate anche senza evidenze. Ovviamente se ci fosse anche la minima prova, magari negli audio tra arbitro e Var, della natura discriminatoria delle parole pronunciate dal nerazzurro, fosse pure una mezza ammissione di colpa, il Giudice non esiterebbe a punire il giocatore in base a quanto prevede con estrema chiarezza il comma 2 dell’articolo 28: «Il calciatore che adotta comportamento discriminatorio è punito con la squalifica per almeno dieci giornate di gara o, nei casi più gravi, con una squalifica a tempo determinato».

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