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Revenge porn, la Roma aveva provato l’accordo economico con la dipendente prima di licenziarla (Repubblica)

Il tentativo fatto da Vito Scala, storico preparatore di Totti, si è concluso quando la ragazza ha chiesto 310 mila euro.

Revenge porn, la Roma aveva provato l’accordo economico con la dipendente prima di licenziarla (Repubblica)

Repubblica torna oggi sul caso del video hard circolato tra i calciatori della Roma e della dipendente licenziata. Un caso complesso che ieri è approdato anche davanti al Procuratore Chinè che ha ascoltato il legale del club. Repubblica scrive di Vito Scala, storico preparatore atletico di Totti, che alla Roma viene spesso utilizzato per risolvere situazioni complesse. CI ha provato anche questa volta, ma con un nulla di fatto di fronte alla richiesta di risarcimento di 310 mila euro della dipendente.

Cura e discrezione che ha provato a mettere in campo per la dipendente vittima di revenge porn e il suo compagno. Venuto a conoscenza del fatto, il mediatore si era mosso cercando una soluzione. Il 4 ottobre scorso, due anni dopo il furto del video dallo smartphone della donna, aveva convocato le parti: la coppia e il giovane atleta, costretto ad ammettere il misfatto. A quel punto Vito si è ripreso la Roma sulle spalle, un po’ come faceva con Totti, suggerendo un compromesso economico con il club e un’assunzione-ponte in altre aziende per i due fidanzati. Ma la lettera di licenziamento del 9 novembre — mentre lo stesso Scala era a Praga, ignaro della decisione — e la mancata sanzione per il giocatore hanno fatto crollare tutto. Ora la palla è passata agli avvocati, quello della coppia e Lorenzo Vitali, capo dell’area legale del club, sentito ieri in procura federale. Si parla di soldi, di richieste di risarcimento che potrebbero salire ancora. Con Vito Scala costretto a defilarsi.

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