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Mourinho: «È come se non avessi raggiunto due finali in due anni. Ripartirò in estate»

A Fabrizio Romano: «Spero l’anno prossimo di raggiungere un’altra finale, così sarebbero 3 in 4 anni. Ho rifiutato l’Arabia perché il calcio europeo veniva prima».

Mourinho: «È come se non avessi raggiunto due finali in due anni. Ripartirò in estate»
Roma 23/12/2023 - campionato di calcio serie A / Roma-Napoli / foto Image Sport nella foto: Jose’ Mourinho

L’ex tecnico della Roma Jose Mourinho ha rilasciato un’intervista all’esperto di calciomercato Fabrizio Romano. Mourinho è già pronto per una nuova panchina e un giorno vorrebbe allenare una Nazionale in vista di un Mondiale o Europeo.

Da come ti vedo, sei pronto per tornare di nuovo in panchina e iniziare un nuovo capitolo…

«E’ vero, sono pronto. Appena ho lasciato il mio club precedente ero già pronto a tornare in panchina. Mi sento bene, amo il lavoro e sono veramente pronto, ma non voglio fare la scelta sbagliata, non posso accettare un incarico solo per la passione o perché mi sento pronto. Devo essere paziente, siamo a marzo e di solito è difficile che accada qualcosa in questo mese, quindi il mio obiettivo è ri-iniziare in estate».

Sei l’unico allenatore ad aver disputato due finali europee negli ultimi due anni: che sensazioni hai? 

«La prima sensazione è che sembra come se non fosse mai accaduto, perché quando le persone parlano di me si concentrano soprattutto su quanto accaduto in passato. Ci sono tanti bravi allenatori in Europa e di solito i migliori allenano le squadre che hanno più possibilità di raggiungere una finale. Negli ultimi anni sono arrivato 3 volte in finale, una con il Manchester United e due con la Roma. Se ci concentriamo sul recente passato sono quindi l’unico ad aver raggiunto due finali europee. Sono orgoglioso perché ho raggiunto questi traguardi con una squadra che non ha una storia vincente in Europa, quindi è un qualcosa di speciale. In questa stagione non giocherò una finale, ma spero che l’anno prossimo possa dire di essere stato l’unico ad aver raggiunto tre finali europee negli ultimi 4 anni».

A volte parlano del te di 10 anni fa e di quello che hai fatto in passato, ma i club recenti hanno ancora nel loro cuore tutto quello che hai fatto: qual è la sensazione quando vedi tutti questi tifosi che ti amano ancora?

Mourinho: «La prima sensazione è che io dico sempre che la cosa migliore che ha il calcio sono i tifosi, perché loro non guadagnano, anzi spendono soldi e fanno sacrifici per la loro passione. Quando ai tifosi non piacciono i calciatori o gli allenatori hanno le loro ragioni. Nel mio caso, indipendentemente dai risultati anche se ho quasi sempre vinto, i tifosi hanno notato che ho sempre dato il massimo per loro e per il club. Ho dato tutto, per la mia personalità sono sempre stato più di un semplice allenatore, in alcuni club devi essere l’allenatore, il direttore sportivo, il direttore della comunicazione, l’immagine che difende il club e i tifosi. I tifosi lo capiscono, ma allo stesso tempo a un allenatore non piace, perché io voglio essere un allenatore. Lo scenario ideale è quando un club ha una struttura che permette all’allenatore di essere semplicemente l’allenatore. All’Inter sono stato l’allenatore, anche al Real Madrid, nella prima esperienza con il Chelsea e al Porto, mentre in altri club non sono stato solamente l’allenatore e questo è veramente difficile. In ogni club in cui sono arrivato ho indossato la maglietta della squadra e lottato per essa».

Hai rifiutato il Portogallo e l’Arabia Saudita: queste due mete sono ancora nei tuoi pensieri in vista del futuro? 

Mourinho: «Il Portogallo mi ha chiamato due volte, una volta fu ai tempi del Real Madrid. In quel caso avrei dovuto rivestire il doppio ruolo, ma Florentino Perez mi disse che non sarebbe stato possibile. La seconda volta, invece, è stata con la Roma. Se mi sono pentito dato che pochi mesi dopo la Roma mi ha esonerato? No, sono felice di non aver accettato. Se allenare una nazionale in futuro sarà un mio obiettivo? Non sono sicuro, se si tratta di allenarla in vista di una competizione importante come il Mondiale o l’Europeo ti direi di sì, ma aspettare due anni prima di disputare quelle competizioni… Non saprei, forse un giorno accetterò ma non sono sicuro che mi divertirei. L’Arabia Saudita? Cristiano Ronaldo ha aperto le porte a quel mondo in termini calcistici. Quando mi arrivò l’offerta si è trattato di una proposta economica molto importante, ma rifiutai perché per me era più importante la Roma e il calcio europeo. In futuro mai dire mai, ma in questo momento non firmerò nessun contratto».

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