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In Europa sono pochissimi gli allenatori neri, ruoli di comando non gliene danno (Giornale)

Finché si tratta di farli giocare va bene, ma devono assumere ruoli dirigenziali no. Su 200 squadre tra prime e seconde divisioni ci sono solo 8 tecnici neri. Ulivieri minimizza il problema

In Europa sono pochissimi gli allenatori neri, ruoli di comando non gliene danno (Giornale)
Db Milano 15/09/2021 - Champions League / Inter-Real Madrid / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Clarence Seedorf

Dopo il caso Acerbi, che ha riportato alla ribalta il tema del razzismo tra i calciatori, il Giornale oggi pone l’accento su un’altra forma di razzismo del calcio europeo, quello relativo agli allenatori e in genere ai ruoli dirigenziali all’interno dei club.

“Nei 5 magioni campionati europei solo 4 panchine su 96 sono occupate da allenatori neri, 2 in Premier League (Company al Burnley e Nuno al Nottingham), e 2 in Ligue 1 (Vieira allo Strasburgo e Kombuaré al Nantes). In Serie A c’è un precedente illustre, per quanto fugace: Clarence Seedorf sulla panchina del Milan nel gennaio del 2014″. 

Una bella forbice in termini statistici che peggiora se si considera anche i campionati si seconda divisione. Con loro si arriva ad annoverare 200 squadre e i tecnici di colore salgono a 8. Tutto questo benché le squadre siano piene di calciatori africani, sudamericani o neri naturalizzati.

“Se è scontato che il calcio non è razzista quando si tratta di mettere il talento dei neri al servizio delle squadre, c’è il rischio che lo diventi, per opporsi all’idea che gli stessi abbiano un ruolo di comando”

Il presidente dell’Associazione italiana allenatori, Renzo Ulivieri ha minimizzato il problema spiegando che è solo una questione di tempo per vedere aumentare i tecnici neri: «Fra tutti i ragazzi che giovano oggi, ci saranno quelli che quando smetteranno andranno a fare i corsi, studieranno e nel giro di qualche anno li verremo in panchina»

Secondo la Black Footballers Partnership invece è proprio una questione di opportunità che non vengono concesse. In un loro “dossier emerge che gli ex calciatori neri vengono promossi più lentamente a ruoli dirigenziali, i loro progressi si arrestano prima e vengono licenziati più rapidamente rispetto ai colleghi non neri. Il rapporto è stato preso in esame dal governo inglese che la prossima settimana presenterà in parlamento un disegno di legge sulla governance del calcio”

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