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Il calcio italiano non combatte il razzismo, continua a ripetersi che non esiste

Caro Juan giochi in Italia da tempo, dovresti saperlo ormai che in questo Paese il razzismo è un’opinione. Qui tutto è una congettura

Il calcio italiano non combatte il razzismo, continua a ripetersi che non esiste
Db Milano 17/03/2024 - campionato di calcio serie A / Inter-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: esultanza gol Nunes Jesus Juan Guilherme

Il calcio italiano non combatte il razzismo, continua a ripetersi che non esiste

Caro Juan giochi in Italia da tempo, dovresti saperlo ormai che in questo Paese il razzismo è un’opinione. Qui tutto è una congettura: il sessismo, l’omofobia, l’antisemitismo. In Italia siamo opinionisti, chiacchieroni, devoti al fancazzismo e al qualunquismo. Acerbi è solo l’espressione del provincialismo culturale in cui versa questa nazione. Avrebbe potuto avere il coraggio di ammetterlo ma non sai, purtroppo, che la storia italiana è piena di esempi di fenomeni che scappano appena scoperti.

Giochi a Napoli da tempo ormai, ci ha vinto uno scudetto, avrai imparato a memoria quei cori, quei conati di odio razziale verso la nostra terra, verso la nostra gente. Hanno mai fermato una partita? Siamo figli della stessa ragione, costretti a muoverci in un ginepraio di inetti morali, che fuggono dalla realtà perché la negano, perché semplicemente non hanno gli strumenti per comprenderla.

Il calcio italiano non combatte il razzismo, continua a ripetersi che non esiste.

Resta sereno, fiero della tua pelle e del tuo coraggio, se puoi spedisci ad Acerbi il libro di Rosa Parks, così che potrà leggerlo sul pullman con i suoi compagni fieramente Neri, come te.

Sei una noce in un sacco ma anche un esempio forte di resistenza in un sistema marcio e usurato dalle proprie contraddizioni. Sii fiero Juan della tua maglia e della tua Società, l’unica che ha il coraggio di opporsi a tutta questa ipocrita recita.

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