“Un accordo è vicino ma l’annuncio potrebbe essere posticipato alla prossima settimana”

La Formula 1 è vicina all’acquisto della MotoGp. Liberty Media avrebbe messo sul piatto oltre 4 miliardi.
Lo riporta il “Financial Times“:
“Liberty Media, proprietaria della Formula 1, è in trattativa esclusiva per acquistare la società proprietaria della MotoGP per oltre 4 miliardi di euro, in un accordo che unirebbe le serie di corse automobilistiche e motociclistiche d’élite, secondo fonti vicine a quel mondo.
Liberty, presieduta dal miliardario delle telecomunicazioni e dell’intrattenimento John Malone, è pronta ad accettare l’acquisizione di Dorna Sports dopo aver respinto un’offerta rivale di Tko, il gruppo sportivo e di intrattenimento gestito dal potente broker di Hollywood Ari Emanuel.
La Dorna, con sede a Madrid, rappresenta una rara opportunità per entrare in uno sport globale con diritti commerciali redditizi. Dorna promuove diverse competizioni, tra cui il Campionato mondiale Superbike e una categoria riservata alle moto elettriche chiamata MotoE. Organizza 251 gare all’anno in 20 paesi.
La Formula 1 vuole accrescere il successo della MotoGp
Qualsiasi accordo, tuttavia, sarà probabilmente sottoposto a un controllo giuridico.
James Killick, avvocato specializzato in concorrenza presso White & Case, ha affermato che la storia della F1 e della MotoGP e le dimensioni di un potenziale gruppo combinato rendono “abbastanza probabili” le indagini sulla concorrenza, sia in paesi come il Regno Unito e la Germania, sia a livello europeo.
L’offerta di Liberty valuta Dorna oltre 4 miliardi di euro. Un accordo è vicino ma l’annuncio potrebbe essere posticipato alla prossima settimana.
L’acquisto della MotoGP darebbe a Liberty Media, guidata dall’amministratore delegato Greg Maffei, la possibilità di dimostrare che il suo successo nell’accrescere la popolarità della F1 non è stato un caso isolato”.
Il Circus della F1 negli ultimi tempi però non sta avendo il successo sperato
Ora che “gli avvoltoi volteggiano, i barbari sono alle porte e tutto ciò che un tempo era sacro viene reso profano”, si scopre che la Formula 1 ha un problema di credibilità. Che il caso “hot” della chat di Horner penalizzi il Circus. Lo stesso sistema che Horner descriveva solo l’anno scorso come “i Kardashian su ruote”. Non ci si crede… sfotte ironicamente Jonathan Liew sul Guardian.
Il senso è: che tenerezza tutta questa presunta innocenza, “l’apparente sorpresa che un prodotto confezionato e venduto come una stupida soap opera personale sia in qualche modo degenerato in una stupida soap opera personale. L’assoluta incredulità che uno sport posseduto e gestito da uomini ricchi e irresponsabili e detenuto in alcune delle dittature più repressive del mondo possa occasionalmente mancare di trasparenza. La tardiva scoperta che in realtà potrebbe esistere qualcosa come cattiva pubblicità, pubblicità negativa, il tipo di pubblicità che non emerge completamente formata dalla suite di montaggio, completa di colonna sonora pompante e trame già scritte”.