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Cubarsì il figlio di falegnami che Guardiola voleva rubare al Barcellona (El Mundo)

A 17 anni, è già molto più di una promessa. Bravo a marcare e anche palla al piede. Stasera potrebbe essere lui a rivaleggiare con Osimhen

Cubarsì il figlio di falegnami che Guardiola voleva rubare al Barcellona (El Mundo)
Barcelona's Spanish defender #33 Pau Cubarsi vies with Celta Vigo's Argentinian midfielder #09 Tadeo Allende during the Spanish league football match between RC Celta de Vigo and FC Barcelona at the Balaidos stadium in Vigo on February 17, 2024. (Photo by MIGUEL RIOPA / AFP)

Questa sera Barcellona-Napoli, ritorno degli ottavi di finale di Champions League. El Mundo fa un ritratto del giovane difensore elogiato da Xavi e da Ter Stegen, il diciassettenne Pau Cubarsì. “In questo momento è una promessa già vicina alla certezza nella difesa del Barça“.

Cubarsì non è solo un ottimo difensore, sa anche impostare palla al piede

Il giovane, “non solo è in grado di rivaleggiare con qualsiasi attaccante rivale, non importa quanti anni o centimetri abbia, ma è anche attento nelle coperture e sa anche impostare palla al piede. È diventato uno dei difensori più affidabili della squadra“. E il pensiero corre veloce a Osimhen. Ieri negli studi di Sky hanno fatto il paragone: Lewandowski sta a Juan Jesus come Osimhen sta a Cubarsì.

Tuttavia, secondo quanto scrive El Mundo, per l’attaccante del Napoli sarà molto più dura. “Cubarsi, ha la stoffa del campione. Ma il legno deve essere lavorato con cura per ottenere pezzi di alto valore. [Cubarsì] Viene da una famiglia di falegnami e questo, sicuramente, gli è sempre stato molto chiaro. Il suo primo club serio, all’età di sette anni, è stato il Girona, ma nel 2018 si è unito al Barça dopo che uno scout blaugrana è rimasto colpito dal suo coraggio in difesa“.

La Premier League ha provato a portarlo via, ci ha provato soprattutto il City di Guardiola. Ma la prima chiamata con la nazionale spagnola e la stagione con Xavi, lo hanno proiettato nella stessa dimensione di Piquè, Fabregas, Puyol. Tutte leggende del Barcellona.

Sintomi di braccino: a Barcellona pensano a chi tirerà i “temuti” rigori

Il Mundo Deportivo apre online con un pezzo sugli eventuali rigoristi del Barcellona, ove mai si finisse a chiuderla così. Sono sintomi evidenti di “braccino”, almeno per la stampa catalana. Non sanno più come scriverlo: il Napoli è in ripresa, il Barcellona continua a navigare nella mediocrità, fai uno più uno ed ecco il pessimismo cosmico.

E dunque, scrive il Mundo Deportivo che “in assenza di Lewandowski , Gündogan è il primo della lista a tirare rigori nel Barça di Xavi. Se stasera si dovesse andare ai rigori, Lewandowski e Gündogan sono a posto. Joao Félix , se sarà in campo, potrà essere il terzo uomo. In carriera ne ha sbagliato solo uno (con l’Atlético) anche se è vero che ha preso pochi rigori in partite ufficiali, in totale 7. Certo, in Champions League è 3 su 3, con successo totale. Raphinha ha praticamente le stesse statistiche positive di Joao Félix, 7 gol su 8 rigori”. Il quinto uomo sarà uno tra Cancelo, Koundé, Christensen, Fermín o Lamine Yamal.

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