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Scaroni: «La Serie A a 18 squadre è ineluttabile, è fatale che avvenga»

A Tmw: «Non l’ho capita cosa centra la Superleghina con la Serie A a 18 squadre. La prossima volta che vedo Cairo me la faccio spiegare»

Scaroni: «La Serie A a 18 squadre è ineluttabile, è fatale che avvenga»
Db Milano 23/09/2018 - campionato di calcio serie A / Milan-Atalanta / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Paolo Scaroni

Paolo Scaroni, presidente del Milan, è intervenuto ai microfoni di Tuttomercatoweb poco prima del pranzo Uefa con i vertici del Rennes. Questa sera la squadra di Pioli affronta il Rennes nei playoff di Europa League. Scaroni ha parlato però anche delle riforme che riguardano la Serie A e il calcio italiano.

Il presidente del Milan: «Dobbiamo limitare il numero di partite»

Alcuni club di Serie A spingono per la riduzione a un campionato a 18 squadre. Tra questi c’è il Milan: «Il tema è tutto intorno al numero di partite che giochiamo. Dobbiamo limitare il numero di partite per salvaguardare la salute dei giocatori che sono anche il nostro patrimonio. Siccome le competizioni internazionali aumentano, ed adesso c’è la grande novità della Fifa, però anche la Champions ha aumentato il numero di partite. Alla fine se facciamo la somma fra coppe, nazionali e campionato giochiamo troppe partite. Io personalmente penso che questo sia un percorso ineluttabile, avverrà perché è fatale avvenga. Non dimentico che poi con le 18 squadre è stato il momento eroico del calcio italiano».

Il presidente del Milan risponde anche a Cairo che aveva parlato di una Superleghina:

«Non l’ho capita cosa centra la Superleghina con la Serie A a 18 squadre. La prossima volta che vedo Cairo me la faccio spiegare».

Scaroni sul suo Milan: «La Coppa Uefa non l’abbiamo mai vinta»

Ovviamente poi, Scaroni ha parlato del suo Milan, impegnato questa sera in Europa League:
«È molto importante. La Coppa Uefa non l’abbiamo mai vinta fra l’altro. Poi ci sono degli squadroni, vedi il Liverpool. Non sarà un percorso facile ma è importantissimo per noi, ed anche Pioli ieri l’ha confermato».

Sul momento della squadra: «Sono ansioso come sempre, ma come vogliamo fare? Però stiamo giocando bene, stiamo vincendo, quindi un tasso di ottimismo ce l’ho».

C’è spazio anche per una battuta sul futuro di Pioli e sullo stadio a San Donato:

«Noi siamo contentissimi di averlo in panchina. Tra l’altro stiamo andando anche bene quindi è una domanda impropria. Quali saranno i prossimi passi per lo stadio? Noi non ce l’abbiamo con San Siro. Se io potessi ristrutturare San Siro e Milan ed Inter traslocare in uno stadio a 30km per un anno, lo farei con piacere. Io non ho capito però come sia possibile una cosa del genere ed avere una, due volte a settimana sessantamila persone in un cantiere. Al momento questa ipotesi francamente non la vedo. A San Donato le cose stanno facendo il loro corso. Tutto apposto tutto bene».

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