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Sarri e Lotito giocano a scaricabarile mentre la Lazio affonda

Botta e risposta tra il tecnico e il presidente che continuano a cercare alibi per le deludenti prestazioni della Lazio. A fine stagione si tireranno le somme

Sarri e Lotito giocano a scaricabarile mentre la Lazio affonda
Roma 27/08/2023 - campionato di calcio serie A / Lazio-Genoa / foto Image Sport nella foto: Maurizio Sarri

La situazione in casa Lazio è ai minimi termini. C’è aria di guerra tra il presidente Lotito e Sarri. Fino a poco tempo fa Lotito aveva apertamente difeso il suo tecnico rispondendo appena poche settimane fa alle voci sul suo esonero: «Non esonero Sarri, non perdo tempo a smentire sciocchezze». 

La sfida con la Fiorentina però ha stabilito uno spartiacque, soprattuto le parole di Sarri a fine partita non sono state digerite dal patron biancoceleste. Il Messaggero questa mattina ha riportato deivirgolettati: “La rosa è forte e competitiva, Sarri si assuma le sue responsabilità insieme alla squadra, invece di trovare sempre alibi. Il mercato non c’entra nulla con il ko di Firenze e gli altri nove. A fine stagione faremo un bilancio definitivo”. Insomma tecnico e presidente continuano a scrollarsi di dosso per responsabilità per le pessime prestazioni della squadra e il rischio è che i calciatori, responsabili anche loro, possano approfittarne.

Sarri e Lotito giocano a scaricabarile

I biancocelesti sono scivolati a -8 dal quarto posto e il presidente vuole che la squadra e il tecnico si assumano tutte le responsabilità del caso. “Basta cercare sempre alibi”, ha tuonato il patron, aggiungendo poi “a fine stagione faremo un bilancio definitivo”.

Dal canto suo Sarri non ci sta e accusa la squadra «Mi viene il dubbio se siamo o meno in grado di reggere tre o quattro competizioni»  ha ammesso l’allenatore toscano «Non ci abbiamo neanche provato. La squadra non ha regito ad un vanataggio immeritato e al rigore sbagliato, così come quando è andata in svantaggio». Allo stesso modo ha accusato la dirigenza di non avergli fornito quanto richiesto: «Ognuno si prenda le sue responsabilità. Mi sembra la società a luglio sia stata chiara su chi faceva il mercato. Se io ti chiedo un giocatore che è A e mi fai scegliere tra C e D… Non è che ho fatto io il mercato».

 

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