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La Roma non è più in guerra col mondo, con De Rossi l’aria è cambiata (Corsera)

Tre vittorie su tre, la squadra si diverte e segna, anche se ora arrivano le gare più difficili: Inter in campionato e Feyenoord in Europa League

La Roma non è più in guerra col mondo, con De Rossi l’aria è cambiata (Corsera)
Ci Salerno 29/01/2024 - campionato di calcio serie A / Salernitana-Roma / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Paulo Dybala-Daniele De Rossi

La Roma non è più in guerra col mondo, con De Rossi l’aria è cambiata. A scriverlo è il Corriere della Sera:

Mourinho non è di sicuro un allenatore «bollito» e De Rossi non è diventato dopo tre partite il nuovo Pep Guardiola. Alla Roma, però, l’aria è cambiata ed è cambiata in meglio. Non soltanto per i 9 punti su 9 conquistati da quando De Rossi è seduto sulla panchina giallorossa, che comunque fanno comodo. La sensazione più importante è che la squadra abbia smesso di fare la guerra al mondo — una guerra voluta principalmente dal suo allenatore — e abbia ripreso a giocare più leggera, divertendosi anche. Per la prima volta in campionato la Roma ha segnato per tre partite di fila più di due gol: Roma-Verona 2-1, Salernitana-Roma 1-2 e Roma-Cagliari 4-0. Avversarie in piena lotta per non retrocedere, è vero, ma con la gestione Mourinho erano stati conquistati solo 4 punti contro queste tre squadre. Il cambio di marcia, insomma, c’è stato.

Ma ora arrivano Inter e Feyenoord, partite da big. È contro avversari di questo livello che bisogna vedere se la «rivoluzione con il sorriso» di De Rossi può avere un futuro. Anche dopo giugno.

De Rossi dimostra che la Roma ha qualità

De Rossi dimostra che la Roma ha qualità. Sabato il vero esame: arriva l’Inter. A scriverlo è la Gazzetta dello Sport.

Tre su tre, e sempre meglio. La Roma infila la terza vittoria consecutiva e si riavvicina alla zona Champions, a un punto dall’Atalanta quarta, e lo fa mostrando altri passi avanti nello sviluppo del gioco, nelle conoscenze, nelle intenzioni. Vero che Daniele De Rossi non poteva avere un inizio più morbido, incrociando solo i bassifondi della classifica – Verona, Salernitana, Cagliari del vecchio maestro Claudio Ranieri, abbracciato con affetto prima del via e poi schiaffeggiato sul campo – ma la metamorfosi della squadra giallorossa è clamorosa. A lungo si è parlato di una Roma senza qualità, incapace di sviluppare gioco per mancanza di piedi fini. Invece la qualità c’è, e pure tanta. E questa versione la esprime tutta.

La luna di miele derossiana continua ma gli avversari morbidi sono finiti: sabato c’è l’Inter, che ha una forza d’urto elevatissima e proporrà quesiti impegnativi a DDR. Lì si capirà se i progressi sono vera gloria.

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