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Casillas in difesa di Xavi: «La vergogna del calcio è che non ha memoria»

A “Marca”: «Lui è stato un giocatore leggendario per il club. Nel calcio spagnolo ci vorrebbe più rispetto per certe leggende»

Casillas in difesa di Xavi: «La vergogna del calcio è che non ha memoria»
As Roma 23/08/2016 - Champions League / Roma-Porto / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: Iker Casillas

Casillas, ex portiere del Real Madrid, è stato intervistato da “Marca”. L’ex calciatore si trova a Las Vegas, dove si terrà il Super Bowl.

Gli è stato chiesto in cosa sono simili il Super Bowl e la finale di Champions League.

«È diverso. Non ha niente a che vedere con il vivere una partita importante da dentro. Sei un po’ assente da tutto, isolato da tutto…».

Poi sul Real Madrid

«C’è calma finché non subisci una sconfitta e questo significa che sei eliminato da una competizione. Qualche settimana fa abbiamo perso in Coppa e questo ancora una volta ha fatto dubitare un po’ dell’impegno dei giocatori. Ma è anche vero che la stagione sta andando molto bene in Champions League e in campionato. Vediamo ora che giochiamo contro il Girona, rivale diretta, cosa succede. Il Real Madrid deve continuare ad avere la sua linea».

Su Ancelotti

«Carlo è l’allenatore ideale per il Real Madrid. E lo sta dimostrando. Ottiene molte prestazioni dai giocatori. Oltre a questo c’è il buon lavoro di tutta la squadra».

Casillas difende Xavi

Sulle critiche che sta ricevendo Xavi Hernandez:

«La vergogna del calcio è che non ha memoria. Non ricordi cosa hai fatto per così tanto tempo. Lui è stato un giocatore leggendario per il club, ora dà il suo contributo come allenatore al Barcellona, ​​vincendo un campionato la scorsa stagione… ma è successo in maniera così veloce e così imminente che subito dopo ti chiedono di avere ancora successo. Ogni giorno, ogni tre giorni. Sicuramente avrà preso la decisione migliore per sé e per la sua famiglia e la sua squadra in generale. Nel calcio spagnolo a volte ci vuole anche un po’ di pazienza e rispetto per certe istituzioni, leggende».

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