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Wilander: «Sinner e Alcaraz stanno cambiando il tennis, è molto più che un cambio della guardia»

A “L’Equipe”: «Sono una rivoluzione, come quando arrivò Agassi o Federer. Stanno portando il tennis a un altro livello»

Wilander: «Sinner e Alcaraz stanno cambiando il tennis, è molto più che un cambio della guardia»
MIAMI GARDENS, FLORIDA - MARCH 31: Jannik Sinner of Italy is congratulated by Carlos Alcaraz of Spain after their match during the semifinals of the Miami Open at Hard Rock Stadium on March 31, 2023 in Miami Gardens, Florida. Matthew Stockman/Getty Images/AFP (Photo by MATTHEW STOCKMAN / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP)

Mats Wilander ha rilasciato un’intervista a L’Equipe dopo aver lavorato come inviato del giornale durante le due settimane degli Australian Open: «Le vittorie di  Carlos Alcaraz gli US Open 2022 e poi Wimbledon 2023, sono già state qualcosa di magnifico per il tennis. Ma con l’ascesa di Jannik Sinner la situazione è ancora più incredibile. Non c’è motivo per cui Jannik non possa vincere almeno altri quattro o cinque Slam. Ed è fantastico per il futuro del tennis».

Wilander su Sinner e Alcaraz

L’ex numero 1 del mondo è entusiasta della rivalità tra Sinner e Alcaraz:

«Ogni volta che loro due giocano uno contro l’altro, è speciale. Tutti parlano ancora dei quarti di finale agli US Open, un anno e mezzo fa. L’ho visto nella mia camera d’albergo a New York e ho pensato: “Sono ubriaco o cosa? Cosa sta succedendo qui?” Perché penso che sia la migliore partita di tennis che abbia mai visto in vita mia. Il giorno dopo, allo stadio, tutti quelli con cui ho parlato erano ancora sbalorditi e non credevano ai loro occhi».

Quello che sta avvenendo non è solo un cambio generazionale

Secondo Wilander, l’emergere della nuova generazione porta con sé ben più di un semplice passaggio di testimone: «Non è un cambio della guardia, ma un cambio nel modo di giocare. Mi piace perché è fresco. Mi ricorda quando arrivò Agassi: nessuno credeva che potesse colpire così forte. O l’avvento di Federer, nel momento in cui tutti pensavano che per dominare gli altri servisse il rovescio a due mani. Questi due ragazzi sono la stessa cosa. Sono i perfetti rappresentanti di questo nuovo tennis moderno: restano a fondo campo, colpiscono molto forte, sono in grado di variare e, soprattutto, si muovono in modo incredibile».

«Li trovo addirittura più veloci di Djokovic. Non sto dicendo che siano migliori di lui. Per me Novak resta il miglior giocatore al mondo. Ma portano il tennis ad un altro livello, in termini di velocità di gioco ma anche in termini di atteggiamento: entrambi si divertono in campo. E il pubblico adora vederli giocare».

Poi sui Big Three: «Nessun’altra generazione ha fatto di più per il tennis di quella di Federer, Nadal e Djokovic. Ma soprattutto sono stati modelli per la generazione successiva. Perché Carlos e Jannik sono giocatori così completi? Perché Federer, Nadal e Djokovic hanno mostrato loro la strada»

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