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The Athletic ricorda che Laporta voleva un tedesco sulla panchina del Barcellona

Un’idea che risale al 2021, ma che non aveva trovato d’accordo il consiglio, preoccupato dalla possibilità di avere un tecnico che non parla spagnolo.

The Athletic ricorda che Laporta voleva un tedesco sulla panchina del Barcellona
Parigi (Francia) 28/05/2022 - finale Champions League / Liverpool-Real Madrid / foto Imago/Image Sport nella foto: Jurgen Klopp

La notizia dell’addio al Barcellona di Xavi, arrivata praticamente dubito dopo quella dell’addio di Klopp al Liverpool, ha spiazzato non poco il mondo del Barca. Dopo il trionfo in Liga della passata stagione la formazione di Xavi non è riuscita ad esprimersi come avrebbe voluto in questo campionato. Ed è proprio sulla scia di questi risultati che sarebbe maturata la decisione del tecnico di lasciare il 30 giugno a fine stagione. Del resto Xavi ha sempre detto che se mai fosse diventato un problema per il Barca se ne sarebbe andato immediatamente.

Ed è stata proprio questa la paura di Laporta, come rivela The Athletic, quando sabato sera ha ricevuto il messaggio del tecnico che gli voleva parlare. In quel momento il Consiglio era riunito proprio per parlare della situazione, ma la decisione di mantener Xavi in panchina era già stata analizzata e confermata dal presidente. In realtà un cambio di panchina in corsa non è fattibile per il Barcellona che ha superato il limite di spesa salariale della Liga.

I motivi dell’addio di Xavi

The Athletic ha avuto numerose rivelazioni da uomini vicini al Barcellona e a Xavi che hanno chiarito che la decisione non è stata improvvisa, l’allenatore infatti ci aveva ragionato a lungo, ma aveva pensato di parlarne prima con i suoi calciatori, poi con la società e infine di fare una conferenza stampa. La sconfitta casalinga contro il Villareal ha cambiato improvvisamente le carte in tavola e l’ordine dei fattori.

I ragionamenti sono partiti dalla sconfitta con il Real Madrid in Supercoppa di Spagna, poi la sconfitta contro il Bilbao non ha aiutato e Xavi si è sentito fuori posto al Barcellona. “Dopo aver subito un’altra sconfitta, Xavi ha vissuto una settimana di sondaggi da parte dei media, che si chiedevano se Laporta dovesse licenziarlo o meno”.  Sentiva che il club aveva bisogno di un cambiamento e la cosa migliore da fare era chiarire che se ne sarebbe andato.

La tossicità dell’ambiente Barcellona

C’è però, secondo The Athletic, un secondo motivo he lo ha spinto a questa decisione: “Secondo fonti vicine a Xavi, era stufo. La tossicità nell’ambiente del Barca non solo ha influenzato il suo umore, ma ha anche avuto conseguenze per la sua famiglia. Fonti del club lo vedevano sopraffatto. Xavi era consapevole che più dirigenti del Barcellona hanno criticato le prestazioni della squadra per mesi, così come una presunta mancanza di intensità nelle sessioni di allenamento guidate dal suo staff. Alcuni stavano persino spingendo il presidente Laporta a licenziarlo dopo la finale della Supercopa de Espana. Questo lo aveva colpito, anche se Laporta lo aveva difeso

The Athletic conclude parlando del futuro e ricordando che in passato Laporta aveva detto che avrebbe voluto sulla panchina del Barcellona un allenatore tedesco, in un momento in cui Thomas Tuchel, Jurgen Klopp e Julian Nagelsmann erano al loro apice. Un’idea che risale al 2021, ma che non aveva trovato d’accordo il consiglio, preoccupato dalla possibilità di avere un tecnico che non parla spagnolo. Un ricordo che potrebbe avere conseguenze interessanti in questo strano sliding doors in cui Kopp ha appena annunciato il suo addio al Liverpool

 

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