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L’Arabia Saudita cambia strategia, ora vuole ds bravi per non sprecare soldi (Il Giornale)

La Saudi League cambia strategia per far fronte al flop di pubblico e di diritti tv dopo un investimento in calciatori di 1,6 miliardi di euro

L’Arabia Saudita cambia strategia, ora vuole ds bravi per non sprecare soldi (Il Giornale)
Db Riyad (Arabia Saudita) 18/01/2024 - Supercoppa Italiana / Napoli-Fiorentina / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Al-Awwal Stadium

L’Arabia Saudita cambia strategia, ora vuole ds bravi per non sprecare soldi. A scriverlo è Il Giornale.

La Saudi League cambia strategia per far fronte al flop di pubblico e di diritti tv. I fuochi pirotecnici estivi non hanno prodotto nulla di buono, nonostante un investimento in calciatori pari a 1,6 miliardi di euro. Il principe Bin Salman, che attraverso
un fondo controlla i 4 club più blasonati (ma anche il Newcastle in Inghilterra), si è reso conto che in Arabia Saudita non mancano giocatori stellari, e altri comunque si possono ingaggiare, semmai c’è carenza di teste pensanti, di manager che
possano dare un’impostazione professionale al torneo.

Ieri la stampa saudita, che in passato aveva fatto circolare rumors su Del Piero, Maldini e Pinto, ha iniziato a stilare un elenco di direttori sportivi e team manager necessari come l’aria per far decollare il pallone nelle terre sequestrate dal deserto. Il primo della lista è un italiano, Andrea Berta, l’architetto dell’Atletico Madrid di Simeone, corteggiato anche dalla Juve.

Altro pezzo da novanta è lo spagnolo Javier Subirats, per il momento disoccupato. È il manager che a inizio millennio ha costruito il Valencia di Cuper (due finali Champions) e di Benitez (due scudetti).

L’Arabia Saudita più interessata a Palestina-Emirati

Supercoppa: durante Napoli-Fiorentina, le tv in tribuna stampa trasmettevano Palestina-Emirati. Lo scrive la Gazzetta dello Sport che fa il solito pistolotto contro la Supercoppa in Arabia Saudita.

La tristezza delle curve vuote

Diciamolo subito e togliamoci il peso. Che tristezza le due curve quasi vuote, i seggiolini nudi. Per l’ufficialità: 9.762 spettatori, per l’evidenza non più di 6 mila. Una cornice da campionato dilettantistico. In un angolo della tribuna, un gruppetto di pseudo-tifosi napoletani, malinconici come il loro fumogeno che, al termine, hanno pure mostrato una bandiera offensiva. A match iniziato, le tv della tribuna stampa trasmettevano Palestina-Emirati di Coppa d’Asia. Ha senso volare per migliaia di km per esporre il calcio italiano in questo modo?

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