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De Laurentiis imita Renzi e assegna la patente di democrazia al regime dell’Arabia Saudita

È l’unico del Napoli a parlare, stavolta veste i panni dell’analista internazionale, definisce furbi gli arabi e dice che mancano ancora due acquisti

De Laurentiis imita Renzi e assegna la patente di democrazia al regime dell’Arabia Saudita
Db Riyad (Arabia Saudita) 22/01/2024 - finale Supercoppa Italiana / Napoli-Inter / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Aurelio De Laurentiis

De Laurentiis imita Renzi e assegna la patente di democrazia al regime dell’Arabia Saudita

DE LAURENTIIS. Il Napoli rivitalizzato dell’Ancien Régime mazzarriano ringalluzzisce il Duce Aurelio che si presenta a petto in fuori, unico e solo, davanti ai microfoni tv per uno di quei suoi monologhi omnibus scanditi dalla sua nota e sfrenata verbosità. E prima di parlare di Rocchi e degli arbitri, fa l’analista internazionale e assegna una generosa patente di democrazia al regime wahhabita manco fosse Matteo Renzi, l’amico prediletto del principe bin Salman (quello dell’omicidio del giornalista Khashoggi, ucciso e fatto a pezzi). Poi però inciampa nel più becero luogocomunismo e descrive gli arabi come furbi proverbiali che usano il calcio come specchietto per le allodole. Vabbè, lasciamo perdere tutto e prendiamoci l’unica cosa concreta detta. E cioè che gli acquisti di gennaio saranno in tutto cinque. Tre già definiti (Mazzocchi, Ngonge e Traorè), due no – 4

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Il De Laurentiis geopolitico

Il De Laurentiis geopolitico: «straordinaria democratizzazione dell’Arabia Saudita».

De Laurentiis non smette di sorprendere nemmeno quando veste i panni dell’esperto in geopolitica. Elogia lo straordinario processo di democratizzazione che secondo lui sarebbe in atto in Arabia Saudita. In altri Paesi, come il Regno Unito o in Germania, sarebbe stato massacrato. Vedremo che cosa accadrà in Italia.

Ecco le sue frasi.

«Ho scoperto una cosa meravigliosa con questa Supercoppa, che io ho contrastato perché secondo me i tifosi meritano di poter privilegiare il campionato Nazionale e quando si gioca troppo non è facile. Credo infatti che dall’anno prossimo con l’aumento delle partite questa Supercoppa non debba aver ragione di esistere. L’Arabia è un Paese con una crescita straordinaria che non vedremo negli anni, ma nei mesi. È un Paese che credevamo chiuso su se stesso e invece è apertissimo e diventerà il centro dell’economia, non ce né per nessuno. C’è una straordinaria democratizzazione dell’Arabia Saudita, sono riusciti ad annebbiare Disneyland, hanno 100mila gru per costruire un nuovo Paese, che poi il calcio sia lo specchietto per le allodole, lo usano come super spot, nel 2030 ci saranno i Mondiali. Questo spiega che sono molto furbi».

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