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Siviglia, il club si oppone al divieto di trasferta: “è una misura dannosa per calcio e tifosi”

Per la gara di Champions contro il Lens. Il club dice di “non aver ricevuto alcuna comunicazione ufficiale da parte delle autorità francesi o della Uefa”

Siviglia, il club si oppone al divieto di trasferta: “è una misura dannosa per calcio e tifosi”
Atene (Grecia) 16/08/2023 - Supercoppa Europea / Manchester City-Siviglia / foto Imago/Image Sport nella foto: Youssef En Nesyri ONLY ITALY

Il Siviglia ha rilasciato un comunicato in cui si oppone al divieto di trasferta dei propri tifosi. Il club spagnolo domani giocherà contro il Lens in Champions League.

L'”Equipe” scrive:

In un comunicato stampa pubblicato domenica sera, il Sevilla Fc si è mostrato sorpreso e offeso dai commenti del ministro degli Interni Gérald Darmanin. Confida di non aver “ricevuto alcuna comunicazione ufficiale da parte delle autorità francesi o della Uefa in merito, anche se resta inteso che il governo francese è determinato ad attuare questa misura secondo le parole del suo portavoce”

Nel frattempo, il club ha annunciato che trasmetterà qualsiasi comunicazione ufficiale relativa a questo provvedimento pubblicata dopo questo comunicato stampa.

In seguito al suo comunicato, il club spagnolo dichiara di “opporsi a questa misura” . Il Sevilla Fc confida che il divieto di trasferta dei suoi tifosi “è dannoso per i suoi tifosi in particolare e per il calcio in generale, con misure sproporzionate che non sembrano avere una motivazione valida»

Il comunicato della squadra:

Il Sevilla FC, alla luce delle dichiarazioni del ministro degli Interni del governo francese, Gerald Darmanin, che in un’intervista ha annunciato il divieto ai tifosi del Siviglia di recarsi al Lens per vedere la nostra squadra nell’ultima giornata della fase a gironi del Champions League, tiene a precisare che, ad oggi, non ha ricevuto alcuna comunicazione ufficiale né da parte delle autorità francesi né da parte della Uefa che sostenga una simile scelta estrema, pur comprendendo che il governo francese è determinato ad attuare il provvedimento secondo le parole di il suo portavoce. Vuole quindi trasmettere che:

-Il Siviglia FC è contrario a questa misura poiché ritiene che stia danneggiando i suoi tifosi  in particolare e il calcio in generale, con misure sproporzionate che non sembrano giustificate.

-Il Siviglia FC sta adottando misure attraverso il governo spagnolo per cercare di garantire che questa misura di divieto non venga applicata , dal momento che molti tifosi hanno già avuto conferma di voli e viaggi in Francia per vedere la partita contro il Lens.

-Il Siviglia FC ritiene che si stia causando un danno ai suoi tifosi e che si stia creando un pericoloso precedente in termini di movimenti dei tifosi. Allo stesso modo, forniranno loro tutto l’aiuto possibile tramite il collegamento ufficiale del club.

-Invieremo un reclamo formale alla Uefa in merito alla procedura effettuata, senza preavviso e praticamente senza possibilità di opporvisi.

-Infine, il Sevilla FC comunicherà attraverso i suoi media qualsiasi decisione ufficiale presa sia da parte delle autorità francesi che spagnole“.

I divieti di trasferta imposti ai tifosi francesi in seguito agli episodi di violenza in Ligue 1, hanno fatto molto discutere.

So Foot scrive:

“Ci vorrebbe una vera e propria rivoluzione copernicana per allontanarsi dal principio di partenza: “nei nostri stadi non c’è posto per la violenza”. Come può un fenomeno di tale importanza (culturale, economica e politica) come il calcio purtroppo sfuggire alle tensioni sociali e ai comportamenti violenti che esse inducono? Prevenirli, controllarli, punirli: ovviamente. Dire semplicemente “non si fa”, non risolverà il problema. Quindi che si fa? Di fronte alla complessità e alla diversità delle cause della violenza dentro e intorno agli stadi, nonché ai profili dei responsabili, come si porranno coloro che sono coinvolti (compresi i gruppi ultras)? C’è il pericolo che la soluzione proposta dal Viminale, ovvero il divieto di trasferta, diventi permanente. La soluzione più semplice e meno costosa, a quanto pare…”

 

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