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Inzaghi: «Sono all’Inter per aprire un ciclo»

Alla vigilia di Inter-Real Sociedad che vale il primo posto nel girone: «il mio augurio è quello di stare tanto tempo qui»

Inzaghi: «Sono all’Inter per aprire un ciclo»
Db Milano 29/10/2023 - campionato di calcio serie A / Inter-Roma / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Simone Inzaghi

Simone Inzaghi ha parlato in conferenza alla viglia della sfida di Champions tra l’Inter e la Real Sociedad. Entrambe le squadre, sicure di essere agli ottavi, si sfideranno per decidere la testa del Girone D. All’andata la partita era finita 1-1.

Sentite di essere i favoriti?

«Sappiamo che sarà una partita difficile contro un avversario di qualità che in questi anni ha dimostrato molto. Affrontiamo una squadra di assoluto valore, ci vorrà una squadra importante per fare risultato»

Su Lautaro che lo considera un allenatore top

«Il merito di questo inizio è del gruppo, il percorso sarà pieno di insidie. Sappiamo che il calcio va velocemente».

Su un possibile turnover:

«Qualcosa cambierò come ho sempre fatto. Abbiamo qualche difficoltà nelle rotazioni perché qualcuno è out, farò valutazioni attente. Abbiamo lavorato al video e in campo, non parlerei di turnover ma di qualche cambiamento»

L’importanza di vincere domani:

«Tantissima fiducia e sarebbe di grande prestigio per la nostra società, sarebbe importante per avere teoricamente un sorteggio più soft»

Hai fatto più turnover in Champions che in campionato. Scelta precisa?

«Ho fiducia nella squadra, noi e la Real Sociedad siamo stati bravi nelle prime gare. Loro erano stati estratti nella quarta urna, quindi fa capire cosa hanno fatto e cosa significa essere in Champions»

Se il suo intento è quello di aprire un ciclo:

«Quello è l’obiettivo, ho avuto un ciclo alla Lazio e il mio augurio è quello di stare tanto tempo qui»

Su Cuadrado:

«Sarà importante la nostra fase di possesso, dovremo essere bravi in entrambe le fasi. Hanno gli stessi principi da diverso tempo. Cuadrado? Sto valutando, non ho tantissima scelta».

Su Darmian:

«Importantissimo. I miei stanno facendo molto bene. Matteo è uno dei quei calciatori che ogni allenatore vorrebbe sempre avere. A Udine ha coperto diverse posizioni, stessa cosa a Napoli. Siamo contenti di averlo con noi, un calciatore di grande esperienza che aiuta tanto»

Calhanoglu è stato paragonato a molti. Le ricorda qualcuno?

«Ero diventato allenatore dell’Inter, quando ci fu quel problema a Eriksen ho chiamato Marotta e Ausilio perché si leggeva che Calha non sarebbe rimasto al Milan. Quando ho chiamato i miei dirigenti mi dissero che lo avevano già contattato, lo abbiamo preso per fare la mezzala, poi le cose che sono successe hanno modificato le carte in tavola»

Sull’atmosfera nello spogliatoio e su Pavard:

«Pavard ha superato il test sabato sera, può recuperare per la prossima gara. L’atmosfera è quella che percepite anche voi, un gruppo di ragazzi che stanno bene insieme»

Su Frattesi:

«Sta bene, avevo il dubbio prima dell’Udinese. Questi giorni si è allenato, può giocare dall’inizio».

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