In caso di prestito il giocatore dovrebbe rinunciare ad una parte dello stipendio che gli spetterebbe fino a giugno, una grossa fetta dovrebbe coprirla il club canadese, il resto la Lazio

È da un po’ che si vocifera del ritorno di Insigne alla Serie A, questa mattina sulle pagine del Corriere dello Sport si parla di una possibile occasione per lui alla Lazio
“Una, si sa, può essere Lorenzo Insigne, ma solo se il Toronto lo presterà a costo zero. Ha 32 anni e un contratto da 11 milioni tra cifra fissa (7,5) e legata al marketing. In caso di prestito il giocatore dovrebbe rinunciare ad una parte dello stipendio che gli spetterebbe fino a giugno, una grossa fetta dovrebbe coprirla il club canadese, il resto la Lazio. Non è un’operazione semplice. Insigne è a Napoli, vi rimarrà fino a Capodanno. Si è affidato alla You First, stessa scuderia che cura gli interessi di Luis Alberto, per tornare in Europa, meglio se in Italia”.
Insigne, come la sua squadra, il Toronto ultimo in classifica, stanno vivendo un momento davvero difficile. Lo testimoniano le immagini che circolano nelle ultime ore dell’ex capitano del Napoli che in tribuna litiga con un tifoso e gli punta il dito con aria minacciosa urlando “f**k you” e “respect”. Il tutto prima di essere fermato dalla moglie per evitare ulteriori tensioni.
La Gazzetta dello Sport ha commentato quello che appare il declino del campione di Frattamaggiore, un gesto di “frustrazione” per una carriera che non sta girando come Lorenzo avrebbe voluto. Quando Insigne lasciò Napoli per la Mls infatti in molti non presero bene il suo addio eppure la sua ultima stagione al Napoli era “mediocre”, come la definisce la Gazzetta
Nel suo ultimo periodo a Napoli Insigne aveva perso la sua centralità – quella centralità che nella buona e nella cattiva sorte aveva caratterizzato le sue stagioni – si viveva da separati in casa, senza più affetto negli sguardi e il San Paolo, poi Maradona, non era più il giardino dei giochi, ma una piccola grande gabbia da cui, prima o poi, fuggire.
Quando scelse la MLS – e aveva da poco superato i trent’anni – Insigne scelse l’approdo più comodo. Evitò di mettersi in discussione, cercando lontano da Napoli la certificazione di una diversità che l’aveva sempre contraddistinto, fin dagli inizi, quando i tiri a giro funzionavano e tutto lasciava pensare che con lui il Napoli potesse davvero fare il salto di qualità.
In Mls Insigne non ha mai sfondato, pur essendo il terzo calciatore più pagato con un ingaggio di quasi 7 milioni e mezzo all’anno. ed è forse per questo che, scrive la Gazzetta “i tifosi gli rimproverano di non aver mai acceso la scintilla del sogno, colpa imperdonabile nella terra dove i sogni sono in saldo al market”