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Il Napoli è sparito, nove partite non sono bastate a Mazzarri (Corsport)

Quando il “cholito” Simeone si alza dalla panchina rimane poco, 5′ effettivi e il recupero, senza che ci sia un ragionevole perché

Il Napoli è sparito, nove partite non sono bastate a Mazzarri (Corsport)
Ci Napoli 29/12/2023 - campionato di calcio serie A / Napoli-Monza / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Khvicha Kvaratskhelia-Patrick Ciurria

Il Napoli è sparito, nove partite non sono bastate a Mazzarri. Lo scrive il Corriere dello Sport con Antonio Giordano.

I titoli di coda sul romanzo dello scudetto del Napoli

Il Napoli è sparito, tranne rare apparizioni orgogliose, e mentre stanno scorrendo i titoli di coda su uno dei romanzi più avvincenti del calcio contemporaneo, con uno 0-0 piantato nell’erba, le domande s’inseguono ribelli: quando il “cholito” Simeone si alza dalla panchina rimane poco, 5′ effettivi e il recupero (che sarà di 7′), senza che ci sia un ragionevole perché. E pure prima, su quel Napoli che Mazzarri non è riuscito a personalizzare nelle sue nove partite, gli interrogativi si sprecano: il Monza, standosene dietro la linea del pallone, s’è accontentato di non farsi del male, ha giochicchiato senza deferenza ma con prudenza, certo ha imprecato per aver buttato via – e in che modo – il rigore di Pessina (al primo errore), ma almeno si è costruito un bel Capodanno, mentre a Mazzarri restano i rimorsi.

Mazzarri sta completando l’opera di demolizione del giocattolo Napoli (Gazzetta)

Per aggiustare il giocattolo è stato chiamato a novembre Walter Mazzarri, che invece sta completando l’opera di demolizione iniziata da Rudi Garcia. Viene quasi il sospetto che, al di là delle responsabilità di De Laurentiis, il problema sia in campo più che in panchina, ossia in giocatori che non sono più in grado di esprimersi nemmeno su livelli sufficienti. Spalletti evidentemente aveva capito tutto. Però gli allenamenti servono proprio a questo: a mettere a posto le cose che non funzionano, a trovare il modo di sfruttare le qualità individuali in un collettivo organizzato, a far crescere la condizione. Il Napoli, invece, è sempre lo stesso: sgangherato, confuso, incerto, molle. 

Ecco cosa hanno scritto Cesare Gridelli e Guido Trombetti sul Napolista.

Trombetti – Caro Cesare quindi dobbiamo trarre una conclusione triste ma forse prevedibile. Mazzarri ha fallito la sua missione. La squadra non è più una squadra. È tremebonda, non sa cosa fare in campo, balbetta e non gioca. Sì il buon medico di famiglia, sì una serie di incontri difficili, sì non ha il tempo di allenare ma l’uomo non ha più la tempra per governare una squadra. Per esempio si doveva opporre alla partenza, francamente indecente, di Osimhen. Che doveva restare qui, vicino alla squadra e giocare la prossima partita prima di partire per il ritiro. Invece ha imitato Woody Allen in Prendi i soldi e scappa. Insomma i risultati che sono il sale dello sport dicono che Mazzarri, se è possibile, sta facendo peggio di Garcia. Ed è quanto dire. Poi c’è un altro dato. La metà dei calciatori del Napoli è scontenta o perché non gioca abbastanza o perché non è pagata abbastanza. E certamente non li può gestire un tecnico a tempo.

Gridelli – Francamente io non so proprio cosa si possa fare a questo punto. Ho perso ogni certezza. Non c’è più un giocatore di questo Napoli del quale mi fidi. Ciò nonostante il fatto che dovendo giocare ancora metà campionato renda ancora possibile centrare l’accesso alla Champions.

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