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De Laurentiis: «I contratti si rispettano, mio zio Dino tolse la casa a Fellini». Ecco come andò

Lo rivela il Fatto. Era un film sull’aldilà. Fellini si ammalò, gli diedero un mese di vita. Rol gli consigliò di mollare. Dino De Laurentiis gli fece causa

De Laurentiis: «I contratti si rispettano, mio zio Dino tolse la casa a Fellini». Ecco come andò
Photo taken 08 February 1980 in Rome of Italian film director Federico Fellini. Born in 1920 in Rimini Fellini became famous with his film La Strada (1954) and caused controversy with La Dolce Vita (1960). He died 31 October 1993 in Rome. (Photo by AFP)

De Laurentiis: «I contratti si rispettano, mio zio Dino tolse la casa a Fellini». Ecco come andò (Il Fatto)

Quando si parla di rispetto dei contratti, ogni tanto Aurelio De Laurentiis tira fuori la magica frase: «I contratti si rispettano, non dimenticate che mio zio Dino tolse la casa a Fellini». E finalmente è arrivato il giorno in cui abbiamo capito come andò. Grazie alla splendida intervista di Alessandro Ferrucci (per il Fatto quotidiano) a Filippo Ascione, assistente di Fellini in “Ginger e Fred”, che ha vissuto a strettissimo contatto con lui nell’ultimo decennio di vita del regista.

Tutto nasce dal rapporto di Federico Fellini con Gustavo Adolfo Rol su cui da poco è uscito un documentario di Anselma Dell’Olio.

Ascione comincia parlando proprio di Rol

“Chi è stato Rol? Un sensitivo straordinario. Con lui l’imprevedibile si tramutava in realtà. E Fellini lo raggiungeva a Torino per trovare risposte alle sue ricerche; ma c’è un territorio che non ho mai voluto frequentare: quello dell’aldilà. E l’ho evitato pure quando parlavo con Rol: lui poteva rivelarti il giorno e l’ora esatta della tua morte e c’è stato chi lo ha voluto sapere e chi no; Kennedy lo chiese”.

Quando ha visto JFK?

Un anno prima del suo omicidio è andato a Torino, perché Rol non si spostava. Ovviamente ne rimase turbato, tanto da non parlare nei giorni successivi.

Lei ha chiesto la data?

Né io né Federico (Fellini).

Poi si arriva al punto.

A quale film ha detto di no?

«A uno prodotto da De Laurentiis sull’aldilà; (cambia voce) Federico inizia a girarlo e si ammala, entra in ospedale, gli danno un mese di vita; si salva solo perché un suo vecchio amico, medico generico, lo va a trovare e capisce che il problema era una semplice allergia a un farmaco. Poi tramite Dino Buzzati conosce Rol e gli consigli di mollare il film. Finiscono in causa e Fellini perde tutto».

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