Tudor disse: «Vlahovic è più forte di Osimhen», e lo confermò dopo i due gol subiti da Victor

Prima e dopo Verona-Napoli del 2022. «Se chiedessimo a dieci giornalisti in sala stampa, nove direbbero che Vlahovic è più forte di Osimhen»

Tudor Napoli De Laurentiis

Marseille's Croatian head coach Igor Tudor looks on during the French L1 football match between Stade Rennais and Olympique de Marseille at the Roazhon Park Stadium in Rennes, western France, on March 5, 2023. (Photo by LOIC VENANCE / AFP)

Tudor è vicino al Napoli. Aurelio De Laurentiis dovrebbe ingaggiarlo oggi, dovrebbe essere lui il successore di Garcia. Un po’ perché non ci sono alternative. Un po’ perché è un allenatore interessante che ha fatto bene sia a Verona sia a Marsiglia. È giovane, energico, sembra poter essere quel che ci vuole a Napoli e al Napoli in questo momento.

Nel marzo 2022, alla vigilia di Verona-Napoli, Tudor pronunciò una frase che sicuramente si rimangerà quando verrà a Napoli, dirà di aver cambiato idea.

A precisa domanda: secondo te Osimhen è il più forte attaccante della Serie A? Lui rispose così:

«No, Osimhen è un giocatore forte ma il più forte secondo me è Vlahovic».

La partita finì 2-1 per il Napoli e Osimhen segnò una doppietta.  E in conferenza post-partita Tudor sorrise alla domanda del collega di Sky Massimo Ugolini se lui avesse cambiato idea dopo i due gol di Victor e rispose così:

«Secondo lei chi è più forte?» replica Tudor e quando Ugolini dice: «Sono due attaccanti diversi», lui prosegue:

«Non esiste quello nello sport, non esiste dire che sono diversi, sono due attaccanti centrali. Se noi in questa stanza chiediamo a dieci persone chi è più forte, in nove dicono che è più forte Vlahovic. Il che non toglie niente a Osimhen che è un fuoriclasse e io l’ho già detto. Voi riportate che ho detto che Vlahovic è pià forte di lui ma non dite che per me Osimhen è uno tra i più forti. Io lo so che anche lei pensa che Vlahovic sia più forte, glielo leggo negli occhi».

TUDOR E LA DIFESA A TRE (CORSPORT)

Tudor gioca con la difesa a tre, ha lavorato alla Juve e al Verona con Simeone.

Lo scrive il Corriere dello Sport.

La situazione, nella sua complessità, è piuttosto definita: Aurelio voleva Conte, che però ha declinato, preferisce un progetto nuovo di zecca; e così s’è rivolto a Tudor, 45 anni, un passato all’Udinese, al Verona e all’Hajduk Spalato, poi da vice di Pirlo alla Juve, di nuovo al Verona e nella scorsa stagione all’Olympique Marsiglia. Tudor di base adotta la difesa a tre: 3-4-3, 3-4-2-1 e così via. Ma nel calcio è una questione di sistemi, mica di numeri, e lui è un allenatore sveglio, giovane, pratico; ex calciatore (di ottimo livello), ha lavorato con Simeone a Verona e conosce le storie di spogliatoio. E ha carattere, personalità, idee: tutto ciò che serve al Napoli talentuoso ma depresso di questo periodo. De Laurentiis gli ha prospettato 7 mesi di contratto, fino a giugno, con opzione di rinnovo fino al 2025 a favore del club. Igor non ha accettato al buio ma neanche rifiutato: sta riflettendo, ovviamente. Il Napoli è una chance enorme, è la squadra campione d’Italia, il regno di Osi e Kvara, Jack e Di Lorenzo. 

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