Anguissa è arrivato solo ieri e oggi gioca (Corsport)
S’è presentato al nuovo allenatore, ha fornito tutte le rassicurazioni del caso dal punto di vista fisico e poi è entrato in campo per la rifinitura

Napoli's Cameroonian midfielder #99 Andre Zambo Anguissa (C) fights for the ball with Sporting Braga's Portuguese midfielder #21 Ricardo Horta (R) during the UEFA Champions League 1st round day 1 group C football match between SC Braga and Napoli at the Municipal stadium of Braga on September 20, 2023. (Photo by MIGUEL RIOPA / AFP)
Anguissa è arrivato solo ieri ma oggi gioca. Lo scrive il Corriere dello sport con Fabio Mandarini.
Frank Zambo Anguissa continua il suo interminabile viaggio settimanale a Bergamo. Il primo Napoli di Mazzarri coniugato con il 4-3-3 avrà una carta a sorpresa in panchina di nome Osi e con ogni probabilità i muscoli di Frank a centrocampo dal primo minuto: e se il ritorno tra i convocati del centravanti mascherato sembrava scontato, le possibilità di vedere Anguissa dall’inizio con l’Atalanta erano decisamente ristrette, considerando che è tornato a Napoli giovedì dopo aver onorato gli impegni con il Camerun e che Walter lo ha conosciuto – letteralmente soltanto ieri mattina.
Sì: è arrivato al centro sportivo di Castel Volturno, s’è presentato al nuovo allenatore, s’è dato una sistemata, ha fornito tutte le rassicurazioni del caso dal punto di vista fisico e poi è entrato in campo per la rifinitura. Sia chiaro: i dubbi relativi alla sua presenza non erano legati a questioni tecniche o tattiche – in quel tris della terra di mezzo ci sta a memoria -, piuttosto allo stress psicofisico accumulato viaggiando tra Italia e Africa e giocando per intero le due partite di qualificazione mondiale con il Camerun (contro Mauritius e Libia). Se alla fine non si sentirà pronto, spazio a Cajuste.
MAZZARRI E IL 4-3-3
Durante la prima conferenza stampa di Walter Mazzarri come nuovo tecnico del Napoli, non poteva mancare la domanda sul modulo da impiegare.
Mazzarri continuerà con il 4-3-3 di Spalletti o cambierà? Questo l’eterno dilemma. La riposta di mister Mazzari:
«Io credo di essere uno degli allenatori che può far si qualsiasi modulo, a Coverciano lo sanno e talvolta mi chiamano per fare lezione agli altri. Ho avuto la fortuna di stare fermo e studiare come gli allenatori che si aggiornano in continuazione. Quando avrò coscienza della squadra deciderò cosa è meglio. Chiaro che una squadra come il Napoli che ha dato spettacolo in Italia e all’estero, la farò giocare come era abituata a giocare. Quando sarò padrone della situazione poi sarò più preciso su moduli e accorgimenti».
Mazzarri ha aggiunto anche:
«Quando attaccavamo eravamo 3-4-3, anche alla Reggina quando feci le cose migliori. Se voi prendete un centrale delle mie ex squadre, se ricordate levavo ogni tanto un difensore e mettevo Behrami ed era 4-3-3 per vincere nei finali. Bastava togliere un centrale e mettere lui in mediana, se il centrale lo alzate di 10 metri il modulo è lo stesso, i movimenti sono gli stessi. Quando dicevo che la difesa a 4 va bene è per questo. Poi si chiacchiera ma bisogna fare risultati. Se avevo giocatori non veloci, dovevo avere protezione sulla profondità e quindi andavano 2 in anticipo e allora mi conveniva a 3. Ma poi quando diventammo di vertice, non vincevamo, e nei secondi tempi toglievo un centrale tipo Gamberini e Behrami stava più basso col 4-3-3».