Il tennista statunitense : “Fece la stessa cosa con me in un Challenger nel 2018, io avevo dei problemi alla caviglia e lui iniziò a prendermi in giro”

Continua a tenere banco il battibecco tra Evans e Sinner al Torneo di Pechino. La partita tra Jannik Sinner e Daniel Evans è stata a dir poco intensa. Un match che sembrava in scioltezza si è trasformato invece in una battaglia per l’azzurro che oltre a fare i conti con l’avversario ha dovuto fronteggiare anche un infortunio. Un problema alla coscia che lo ha tormentato già nel finale del secondo parziale ma che non gli ha impedito di trionfare, qualificandosi al secondo turno. Durante il match vinto al primo turno dall’altatesino, Evans si era lamentato nel terzo e decisivo parziale per la richiesta del fisioterapista da parte del 22enne azzurro, alle prese in quella sfida con alcuni problemi fisici e proprotagonista anche di una brutta caduta.
Jannik ha iniziato a toccarsi la coscia visibilmente preoccupato, cercando anche di trovare conforto nel suo angolo. Nonostante tutto Sinner ha continuato a giocare, zoppicando però in occasione dei suoi movimenti a gioco fermo. A questo punto Evans ha fatto finta di zoppicare usando anche la racchetta come se fosse un bastone. Sorriso sarcastico per lui che poi ha allargato le braccia, scambiando anche un cenno con il suo angolo.
Un comportamento non inedito per lui, come ha rivelato su Twitter il tennista statunitense Alafia Ayeni:
“Fece la stessa cosa con me in un Challenger nel 2018, io avevo dei problemi alla caviglia e lui iniziò a prendermi in giro (io avevo 18 anni ed ero fuori dalla Top 1000) e lui lo faceva a ogni punto”.