Scommesse, la lezione della Liga alla Serie A: sono anni che facciamo prevenzione (Marca)
Marca spiega come funziona in Spagna, tra workshop con obbligo di firma e multe fino a 100.000 euro

2023 archivio Image Sport / Calcio / Newcastle / Sandro Tonali / foto Imago/Image Sport
Il finale è una premessa: “Il lavoro della Liga c’è. Ma è consigliabile non rilassarsi perché se è successo in Italia…”. Ma in Spagna non lo vogliono un caso scommesse come quello italiano. E lavorano di prevenzione da anni. Lo spiega Marca: “Sono anni che la Liga prende molto sul serio la lotta alle scommesse illegali e alla corruzione sportiva. Ora che in Italia è venuto alla luce lo scandalo che ha coinvolto Sandro Tonali e Nicolo Zaniolo, l’associazione dei club spagnoli è impegnata a mantenere la sua linea di azione, la cui tappa più importante è il lavoro svolto per evitare che questi eventi si verifichino. che stanno accadendo e che hanno portato a far sì che la partite truccate venissero sradicati nel calcio professionistico e fossero molto sporadici nel resto delle categorie”.
Marca spiega in cosa consiste questo lavoro di prevenzione: “La Liga, attraverso il suo dipartimento Integrità, offre uno o due workshop all’anno a tutte le squadre di calcio professionistiche, ai loro affiliati e anche alle loro squadre giovanili. La partecipazione a questi colloqui è obbligatoria per i giocatori, che devono firmare la loro partecipazione e portare con sé una guida alle best practice”.
“In questi workshop, i calciatori dei club spagnoli vengono informati su cosa possono e cosa non possono fare e anche su cosa è consigliabile non fare. Ad esempio, è vietato scommettere sulle competizioni a cui partecipano. Non solo sulle partite delle loro squadre, ma su qualsiasi competizione. Un calciatore della Liga non può scommettere su una partita della Liga, e se anche se viene eliminato, non può nemmeno scommettere su una partita della Copa del Rey. Oltre ad essere eticamente riprovevole, è vietato dalla Legge sul gioco d’azzardo al suo articolo 6. I giocatori sono esposti, per questo tipo di scommesse vietate, ad una multa compresa tra 1.200 e 100.000 euro. E poi c’è quello che stabilisce il regolamento della Federazione per le eventuali squalifiche sportive”.
Le famiglie dei giocatori possono scommettere? “Il Dipartimento di Integrità, guidato da Iñaki Arbea, raccomanda di non farlo. Se viene alla luce e appare sui media, è un danno difficilmente riparabile. Più grave che scommettere su una partita è truccarla, cercando di influenzarne l’esito. Lì entri nel regno della corruzione e puoi portare a pene detentive. Sempre più spesso gruppi organizzati cercano di entrare nei mercati delle scommesse, spesso più per riciclare denaro che per fare soldi. Questi gruppi si avvicinano ai giocatori principalmente in due modi: o utilizzano un ex giocatore come leva oppure utilizzano i social. L’Arbea avverte che se il giocatore dice sì alla proposta commette già un reato, anche se poi non gioca quella partita”.
“Il vicedirettore dell’integrità della Liga evidenzia un ulteriore problema quando il giocatore accetta di partecipare ad un atto di corruzione: il dover avere a che fare con questi gruppi, soprattutto nel caso in cui la scommessa non si riveli nel loro interesse, e la difficoltà di uscirne da quella rete”.