Sacchi scomunica il Napoli di Garcia: ha divertito? Ha dominato? Non proprio (Gazzetta)

L'Arrigo in linea con i napoletani che borbottano: il Napoli non pressa, non sta facendo spettacolo, non sta divertendo la gente

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La scomunica di Sacchi sul Napoli: ha divertito? Ha dominato? Non proprio (Gazzetta)

I tifosi del Napoli hanno trovato il loro faro: Arrigo Sacchi. Un tempo nemico numero uno in città. Oggi l’Arrigo dalle colonne della Gazzetta lancia la scomunica nei confronti delle italiane in Europa, anche di Inter e Napoli che hanno vinto ma come? (parole sue ovviamente). Dimenticando un dettaglio: che l’Inter di Inzaghi giocando così, è arrivata lo scorso in finale di Champions e avrebbe potuto anche vincerla. Ma l’Arrigo va per la sua strada.

Martedì il Napoli e l’Inter hanno vinto. Tutti contenti perché la qualificazione agli ottavi di finale, per entrambe le squadre, è più vicina. Ma domandiamoci: come hanno vinto? Hanno dominato l’avversario? No. Hanno divertito? Non proprio.

Il Napoli che ha battuto in trasferta l’Union Berlino è molto distante dal Napoli della passata stagione. Forse qualche giocatore si è rilassato? Può darsi. Di fatto, i ragazzi di Garcia non sono attenti come lo erano in passato, non sono determinati e, soprattutto, non pressano.

Ho visto commettere parecchi errori a uno come Lobotka, che l’anno scorso era sempre praticamente perfetto. E anche i terzini non stanno rendendo come in passato. Qualcuno, e mi riferisco in particolare a Kvaratskhelia e a Raspadori, sta recuperando, ma la strada è lunga. Il Napoli, e questo è il dato che emerge subito osservando le prestazioni, non sta facendo spettacolo, non sta divertendo la gente. Mi auguro che Garcia riporti la squadra al livello della passata stagione, quando era diventata un modello per tutta l’Europa.

IL NAPOLISTA SI RIBELLA ALLA DITTATURA DELLA BELLEZZA (QUI L’ARTICOLO)

Fa onestamente sorridere la presunta rivolta di popolo (presunta perché i social non sono poi così rappresentativi, sono lo sfogatoio della minoranza urlatrice) per la vittoria del Napoli in Champions in casa dell’Union Berlin. Rivolta che sarebbe dovuta al mancato rispetto dei canoni della bellezza calcistica. Concetto – quello della bellezza calcistica – che a nostro avviso dovrebbe essere perseguito con lena staliniana. La rivolta fa sorridere al pari di quei media che oggi attribuiscono i meriti della vittoria a De Laurentiis, all’imposizione della sua presenza. Siamo a metà strada tra lo sciamanesimo e una variante della pranoterapia.

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