Rubiales non è vittima del femminismo, ma del suo potere (Sport)

Poteva scusarsi e sarebbe finito tutto. Invece Rubiales si sentiva intoccabile, confidando in un potere che, in realtà, era solo in prestito

Rubiales bacio Xavi federcalcio

President of the Spanish Football Federation Luis Rubiales looks on during a press conference to announce Spain, Portugal and Ukraineís bid for the 2030 World Cup at the UEFA headquarters in Nyon on October 5, 2022. (Photo by GABRIEL MONNET / AFP)

In Spagna non sembra placarsi sulla polemica che ha investito tutta la Federcalcio spagnola  (la Rfef) e soprattutto il suo presidente federale (in questo momento sospeso dalla Fifa) Luis Rubiales. I fatti sono noti. Ciò che continua ad aumentare la rabbia e l’amarezza è la considerazione del ruolo di potere che ha perpetrato Rubiales e che lo ha portato alla sospensione. Scrive Sport che il presidente federale aveva già dato segni di atteggiamenti “inquietanti”. Anche lo zio, Juan Rubiales, ieri aveva rincarato la dose sullo stesso tema.

Luis Rubiales, molto prima di afferrare Jenni Hermoso per la testa e costringerla a baciarlo sulle labbra, aveva già mostrato un atteggiamento inquietante come capo della Rfef. Sarebbe insensato non applaudire la crescita che la Federazione ha sperimentato a tutti i livelli sotto la sua Presidenza. Sia a livello economico, innegabilmente, sia a livello comunicativo e gestionale. I club vivono oggi sotto un ombrello molto più moderno di quello opaco e dandy lasciato da Ángel María Villar. La trasformazione positiva portata avanti da Rubiales merita il riconoscimento che, infatti, ha ricevuto negli ultimi anni da molti settori della società spagnola“.

Nonostante i meriti che gli si possono attribuire, Rubiales ha sempre visto la sua carica di presidente come un dono che apparteneva a lui per “imposizione divina“.

Ha creduto di avere quella invulnerabilità che solo il Re possiede. Rubiales ha male interpretato il suo potere e ha finito per credersi intoccabile, confidando in un’impunità che, in realtà, era solo presa a prestito. Non si tratta di uno sfortunato bacio non consensuale o di toccare i genitali in pubblico dopo aver vinto la Coppa del Mondo. Se Rubiales si fosse scusato pubblicamente e avesse detto «mi dispiace tanto, non accadrà più», continuerebbe tranquillamente nella sua posizione. Invece si è sentito superiore. Invece di scusarsi, ha offuscato l’immagine della Spagna a livello internazionale, rispondendo con insulti a chi gli ha chiesto il pentimento. Purtroppo Rubiales non è stato licenziato, ma è stato vittima del suo potere. Ha creduto di essere al di sopra di tutto e di tutti”.

 

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