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Longoria: «gli ultras del Marsiglia ci hanno minacciato: “Dimettetevi, altrimenti ci sarà la guerra”»

Il presidente del Marsiglia non si dimette. A La Provence: «Sampaoli mi aveva avvertito, contro Tudor hanno scatenato una guerra»

Longoria: «gli ultras del Marsiglia ci hanno minacciato: “Dimettetevi, altrimenti ci sarà la guerra”»
Olympique de Marseille's (OM) Spanish President Pablo Longoria addresses a press conference during the official presentation of the club's new recruits at the Velodrome stadium in Marseille, southern France, on February 2, 2023. (Photo by Nicolas TUCAT / AFP)

Il presidente del Marsiglia è ancora Pablo Longoria. In una intervista a La Provence ha voluto chiarire la situazione esplosiva che si è creata intorno al club. Troppe le pressioni da parte dei tifosi che hanno portato la loro rabbia e frustrazione oltre il limite. Diverse minacce a Longoria e Marcelino (che nel frattempo si è dimesso) a causa dell’eliminazione prematura della squadra nei turni di qualificazione di Champions. Le dichiarazioni del presidente:

«Non ho presentato le mie dimissioni. Non posso accettarlo, non posso sentire: “A Marsiglia funziona così”. Per questo martedì abbiamo detto: “Nelle condizioni attuali è impossibile lavorare”Adesso mi capisci, vero? Non è normale che un allenatore di calcio venga minacciato. Si può criticare, sì, siamo pagati per questo. Ma minacciato…».

Diversi tifosi accusano Longoria di usare il club per riempire di denaro le proprie tasche:

«Ho dato via tutti i miei conti bancari, i miei telefoni, le mie e-mail, tutto… Il risultato è stato che eravamo puliti! Ho dato tutto, anche le conversazioni private con mia madre. Ci sono state insinuazioni riguardanti la mia famiglia. Tutte queste mosse creano paura».

I problemi del club risalgono a parecchio tempo prima:

«Dicono che Sampaoli l’ho fatto dimettere io. Lui mi ha detto: “Me ne vado, devi venire con me perché verranno a prenderti”. Con Igor (Tudor, ndr) si è creata  una guerra dentro contro di lui, la tensione era troppo alta. Questo non è normale. Si è ritrovato in un club dove tutti erano contro di lui: dentro e fuori. Quello che ha sofferto Igor non lo augurerei al mio peggior nemico».

Le minacce dei tifosi a Longoria:

«Alcuni hanno iniziato a minacciarmi economicamente: “O mi paghi, o lo pubblicheremo sulla stampa”. Era diffamazione. La gente mi raccontava storie su di me, secondo cui avevo rubato dei soldi, e anche sui miei colleghi».

Lunedì sera c’è stato proprio un incontro con i tifosi che lo contestano:

«Il mio obiettivo era lanciare un messaggio affinché andassimo insieme nella stessa direzione, per essere positivi. Mi ero preparato alle critiche ma rimanevo ottimista riguardo al futuro. Ho potuto parlare per due minuti, poi mi hanno interrotto e la situazione è andata fuori controllo molto velocemente. Ci è stato detto: “Dimettetevi, altrimenti ci sarà la guerra”».

 

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