Il Napoli ha scelto di non investire sul dopo Kim, fidandosi dell’intuito di Micheli su Natan (Corsport)

Il tempo fornirà «sentenze» premature al 270° minuto di campionato. Di certo la colpa non è di Juan Jesus catapultato in spazi troppo grandi

Difensore centrale Napoli kim Natan

From left: Matthijs DE LIGT (FC Bayern Munich), Minjae KIM (FC Bayern Munich). Team presentation FC Bayern Munich season 2023/2024 on July 23, 2023 in the ALLIANZARENA, football 1. Bundesliga? (Photo by Frank Hoermann/SVEN SIMON / SVEN SIMON / dpa Picture-Alliance via AFP)

Il Corriere dello Sport, con Antonio Giordano, analizza la scelta del Napoli di non sostituire Kim con un calciatore pronto.

Non è «colpa» di Juan Jesus, poverino, catapultato in spazi che improvvisamente sono diventati troppo grandi per lui e per gli altri: e poi individuare un solo «responsabile» delle difficoltà iniziali difensive sarebbe esercizio superficiale.

Kim al Bayern Monaco (il 18 luglio ufficialmente, da tre mesi ufficiosamente) e Natan in panchina ad imparare, un po’ alla volta. È stata una scelta non investire massicciamente su un centrale e fidarsi dall’intuito di Micheli e il tempo fornirà «sentenze» premature al 270° minuto di campionato.

Natan come Godot, scrive la Gazzetta dello Sport.

Aspettando Natan che come Godot finisce con una consonante tronca. Finora il giovane brasiliano si è visto qualche volta in allenamento a Castel di Sangro, poi non più pervenuto. Garcia ripete: «Ha bisogno di tempo, lasciatelo tranquillo». Il classe 2001 sicuramente è un buon prospetto, ma ha giocato in una difesa a tre e non ha esperienza internazionale nemmeno nelle rappresentative giovanili del Brasile. Insomma il Napoli aveva bisogno di un leader della difesa invece è arrivato un giovane di belle speranze. Che al momento Garcia considera il quarto centrale.

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