Ziliani: De Laurentiis ha ragione. Dice cose che dovrebbero dire Abodi e Malagò

Su Twitter. Il presidente del Napoli ha rotto il muro di omertà che affligge il calcio italiano. Ora aspettiamo di sentire la voce di altri colleghi.

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Napoli's president Aurelio De Laurentiis reacts during Napoli's training session at the Parc des Princes stadium in Paris on October 23, 2018 on the eve of their Champions' League football match against Paris Saint-Germain. (Photo by FRANCK FIFE / AFP)

Paolo Ziliani commenta su Twitter il comunicato pubblicato oggi dal presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, sul sito ufficiale del club. Il comunicato sulla clausola Spalletti, per intenderci, nel quale il presidente bacchetta il suo ex allenatore richiamandolo alle sue responsabilità e demolisce la Figc, definendola incompetente.

Ziliani scrive:

“Con un comunicato di straordinaria importanza per il richiamo a una serietà e a una responsabilità che il nostro calcio ha perso, il boss del Napoli rompe il muro dell’omertà: forse c’è una speranza (se gli stessi miei abbonati mi chiedono di rendere pubblico un mio articolo, come in questo caso, li ringrazio e obbedisco)”.

Le cose che scrive il presidente del Napoli, continua Ziliani, avrebbero dovuto dirle Abodi e Malagò. 

“Traducendo il comunicato appena emesso dal Napoli, e ammesso che il particolare vi sia sfuggito, De Laurentiis dice alcune cose come parte in causa (solo lui può dare la liberatoria a Spalletti una volta pagata la penale prevista dalla clausola liberamente firmata dal suo ex allenatore) e ne dice altre, forse più importanti, che in realtà non dovrebbero uscire dalla sua bocca ma da quelle del ministro dello sport Abodi e del presidente del Coni Malagò – per non parlare dei media -, ammesso che abbiano una pallida idea del ruolo istituzionale che occupano”.

De Laurentiis si chiede come sia possibile che la Federcalcio, in un momento drammatico della propria storia, scrive Ziliani, mandi tutto all’aria

“per l’insipiente e imbelle comportamento di chi la dirige facendo esplodere una bomba che potrebbe avere effetti devastanti sulla squadra nazionale a venti giorni da due partite delicate come quelle con Macedonia e Ucraina. Solo un cretino autolesionista potrebbe fare ciò. Eppure è esattamente quello che è successo; ed è successo sotto gli occhi di tutti, a cominciare da quelli di Abodi e di Malagò; che si sono tuffati subito nella loro specialità preferita, quella del pesce in barile; col ministro che nell’occasione addirittura si è superato e ha scritto, in un tweet postato a caldo, a dimissioni di Mancini appena comunicate: “Sorpreso, dispiaciuto, perplesso. Il tempo aiuterà a comprendere le ragioni di questa scelta e della tempistica””.

Intanto, Mancini – come dichiarato dallo stesso ex ct, si aspettava di ricevere una telefonata di scuse di Gravina con tanto di invito a ritirare le dimissioni.

Ziliani continua:

“E insomma, l’avrete capito: il Palazzo del calcio italiano è una gigantesca matrioska di burattini maldestri; apri Abodi e trovi Malagò, apri Malagò e trovi Gravina, apri Gravina e trovi De Siervo, e così via, all’infinito, uno più inetto, avvilente, disarmante dell’altro”.

De Laurentiis ha ragione anche sull’aspetto economico.

“E anche sulla questione strettamente economica, De Laurentiis ha pienamente ragione: se vuoi Spalletti, allenatore di primissimo piano, non puoi fermarti – spiega – “di fronte all’accollo di un milione lordo per anno per liberarlo dal suo vincolo contrattuale”. Davvero non si capisce perché la Federazione che ha appena condonato una montagna di illeciti alla Juventus, che avrebbe dovuto essere spedita in Serie C, dietro pagamento di 718 mila euro di multa e dopo aver fatto strame di leggi e regolamenti, pretenda adesso che questa diventi la regola: leggi, regole e contratti non contano nulla, siamo in Italia, siamo una Famiglia, il calcio è cosa nostra. Se questo è quel che pensate, cari Abodi, Malagò, Gravina e compagnia cantante, è meglio che vi facciate da parte. La gente ormai ha capito: e infatti scappa a gambe levate dal vostro carrozzone di malaffare. C’è voglia di aria nuova e pulita, il calcio col verme ha fatto il suo tempo”.

E allora, ecco il ringraziamento di Ziliani al presidente del Napoli.

“Grazie dunque a De Laurentiis per essere uscito dall’omertà dilagante e opprimente che affligge il calcio italiano. Ora aspettiamo di sentire la voce di altri presidenti”.

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