Vasseur: «In Ferrari atmosfera buonissima, oggi intorno a un tavolo non ci si dà la colpa a vicenda»
Alla Gazzetta: «Delle 25 persone assunte ancora nessuna lavora per noi. Rispetto agli inglesi, per farli trasferire da noi dobbiamo convincere tutta la famiglia»

Spa (Belgio) 30/07/2023 - gara F1 / foto Imago/Image Sport nella foto: Frederic Vasseur ONLY ITALY
La Formula 1 è in piena pausa estiva, ma i protagonisti sono a lavoro per ripartire al meglio a settembre. Nel frattempo c’è lo spazio per togliere qualche sassolino dalla scarpa o chiarire alcune questioni. Come ha fatto Frederic Vasseur, team principal Ferrari, alla Gazzetta dello Sport:
«Se si analizzano i dati, in qualifica siamo staccati di uno 0,2% dalla Red Bull, a volte dello 0,4 ma in alcune occasioni abbiamo fatto meglio di loro. Il delta nel Gp è invece molto maggiore, quindi tutta la differenza si manifesta sul ritmo gara. Come peraltro succede agli altri, basta vedere la Mercedes. Una spiegazione logica è che la Ferrari è difficile da guidare: su un giro secco puoi prendere rischi e tenerla al limite, in corsa non è possibile e la prestazione cala. È un discorso aerodinamico».
Tra le tante critiche alla Ferrari c’è quella dell’esodo di ingegneri e tecnici che preferiscono lavorare in altri team piuttosto che farlo per il Cavallino:
«Abbiamo preso circa 25 persone, ma ne cerchiamo di più. Nessuna sta già lavorando in Scuderia. Abbiamo firmato con un nome di primo piano, che dovrebbe iniziare il 1° gennaio 2025 ma stiamo cercando di anticipare i tempi. Devi creare buone relazioni e convincere la gente a trasferirsi. I primi che prendi sono i più difficili, poi gli altri vedendoli seguono a ruota. Con un’aggravante per noi rispetto alle squadre britanniche: siccome lì i team sono vicini, se assumi qualcuno può tenere la stessa abitazione, la stessa scuola per i figli e le stesse abitudini di vita. Perché un ingegnere venga qui, invece, prima dobbiamo convincere lui, poi la moglie e la settimana seguente i figli».
La Ferrari ha la fama di essere un ambiente difficile, conflittuale. Vasseur non è d’accordo:
«La cosa è completamente falsa. È un’idea che la gente si è fatta e si è abituata a ripetere. Ma se paragono la Ferrari ad altri team, anche quelli in cui sono stato, l’atmosfera è buonissima. Sono sempre critico con me stesso, e spingo tutti: il peggio per una squadra è essere compiacenti e rilassati. Discutiamo tanto, e oggi in Ferrari intorno a un tavolo non ci si dà la colpa a vicenda».
Infine alcuni chiarimenti di Vasseur sulla presunta nuova infrazione del budget cap da parte di alcuni team:
«La punizione dell’anno scorso non è stata abbastanza dura. Il taglio del 10% del lavoro in galleria del vento è uno scherzo. Va spiegata un’altra cosa: un’infrazione del 5% non è piccola, è grande. Hai un budget fissato a 135 milioni, 80 escono solo per il personale, poi una ventina di costi per le gare, costruire 4 vetture a inizio stagione ne vale altri 20 e ci sono voci ulteriori. Alla fine sei tra i 120 e i 125, costi più o meno fissi per tutti, e ti restano meno di 10 milioni per lo sviluppo. Quindi hai sforato di 2 milioni su 7 o 8, non è il 5% dei 135 totali come hanno detto. Non dobbiamo infilare la polvere sotto il tappeto. C’è grande differenza fra un errore involontario e una scelta».