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Rudiger: «Nessuno è stato razzista con me in Spagna, ma se insultano Vinicius è come se insultassero me»

A Gq Espana: «Sono musulmano, credo in Dio, per questo mi piace pregare prima delle partite. Prego per i miei compagni, per gli avversari e il pubblico».

Rudiger: «Nessuno è stato razzista con me in Spagna, ma se insultano Vinicius è come se insultassero me»
Germany's defender #02 Antonio Ruediger reacts after his team failed to qualify during the Qatar 2022 World Cup Group E football match between Costa Rica and Germany at the Al-Bayt Stadium in Al Khor, north of Doha on December 1, 2022. (Photo by KARIM JAAFAR / AFP)

Antonio Rudiger sta per affrontare la sua seconda stagione al Real Madrid. Ne parla in un’intervista alla rivista GQ in cui parla del suo primo anno a Madrid, di come ha marcato Haaland in Champions League e della sua vita privata.

Rudiger parla di Haaland, contro cui ha giocato nell’andata delle semifinali di Champions contro il Manchester City:

«Ero assolutamente calmo. So fin dove posso arrivare se sono al 100% sia fisicamente che mentalmente. È stata creata una circostanza che amo: nei giorni precedenti i media si chiedevano se sarei stato in grado di marcare Haaland, c’erano molti dubbi nell’aria e se devo essere sincero amo quell’atmosfera: brillo di più quando le persone dubitano di me».

Rudiger parla anche di razzismo.

«Se mi chiedi se qualcuno è stato razzista con me in Spagna, la risposta è no. C’è stato un malinteso a Cadice: è stato scritto che sono stati razzisti nei miei confronti ma non li ho sentiti chiamarmi “Scimmia” o “Merda nera” o quelle cose barbare che si dicono. Se mi chiedi se Vinícius Jr ne soffre, sì, è evidente che ne soffre. E quando lo insultano e sono razzisti nei suoi confronti, sono automaticamente razzisti nei miei confronti, anche se non me lo hanno detto direttamente. Ma questo non è solo un problema in Spagna, succede ovunque».

La Spagna è razzista? Rudiger:

«Il razzismo è mancanza di educazione. L’ho sempre detto e lo ripeto sempre. È importante dire che non sono tutti spagnoli: sono degli idioti. Ci sono molti spagnoli che non tollerano il razzismo. È molto importante sottolineare che i razzisti sono solo una minoranza in questo paese, ma devono essere corretti. Come porre fine a questo problema? L’unica cosa che posso dire è di educare i vostri figli a scuola. È molto importante che tutti sappiano che tutte le persone sono uguali».

Rudiger parla del calcio spagnolo:

«È molto tecnico. Ci sono ottimi giocatori. Tutte le squadre provano a giocare a calcio ed è quello che mi piace di più. Nessuno viene lasciato indietro e tirano palle lunghe. È anche molto intenso, è un calcio di alto livello».

Sui suoi obiettivi:

«Non mi sento di aver vinto tutto, a dire il vero. Uno dei grandi obiettivi che ho è vincere la Champions League con il Real Madrid. Se non la vinci, è come un fallimento. Ho 30 anni, sono nel fiore degli anni e ho una gran fame di titoli».

Rudiger e le preghiere prima delle partite:

«Sono musulmano, credo in Dio ed è per questo che mi piace pregare prima delle partite. Prego affinché tutti i giocatori, quelli della mia squadra e quelli degli avversari, non si infortunino e prego anche per tutte le persone che sono venute a trovarci allo stadio. Non ho bisogno di nient’altro, solo di pregare».

Sulla sua vita a Madrid:

«Sono molto felice. Adoro l’enorme numero di opzioni di cibo che ci sono. Adoro il cibo spagnolo, anche se molti dei loro piatti contengono carne di maiale, a causa della mia religione non posso mangiarli. Ma voglio provare la paella. Soprattutto, quello che mi piace di più è che ci sono persone di molte origini che vivono in pace. Ci sono sudamericani, neri, spagnoli… tutti vivono in pace».

 

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