Repice: «Kvaratskhelia è un top player, Grealish e Antony in Italia non la prenderebbero mai»
Il radiocronista Rai a Radio Punto Nuovo: «Il Napoli non deve porsi limiti in Champions. Spalletti in Nazionale non avrà la rosa del Napoli»

Mg Wolverhampton (Inghilterra) 11/06/2022 - Uefa Nations League / Inghilterra-Italia / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Jack Grealish
A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto Francesco Repice, radiocronista Rai:
“Il Napoli lo scorso anno è arrivato ai quarti di finale e ripetersi è un traguardo assolutamente realistico. A questo Napoli, però, è impossibile precludere qualsiasi risultato. L’anno scorso ho raccontato la finale di Champions tra City e Inter e non mi sembra che gli azzurri siano così distanti da quel livello, anzi… Non bisogna dare limiti al Napoli, che è una squadra completa e piena di talento: non vedo perché addirittura non possa fare un passo in avanti.
Garcia andrà a toccare poco quello che ha costruito Spalletti. Faccio sempre il paragone tra la Juve di Conte e quella di Allegri, che piano piano ha iniziato a mettere il suo. Auguro a Garcia lo stesso percorso, così da mettere la sua firma gradualmente in questo Napoli. Gli azzurri possono creare un ciclo e le condizioni ci sono tutte, anche se fossero andati via uno come Kvara e Osimhen: avresti incassato talmente di quei soldi che avresti fatto uno squadrone.
Kvara? Sfondate una porta aperta, è un top player assoluto… La Premier può attirare tutti, ma è un calcio che mi annoia mortalmente: gente che rincorre il pallone per 90 minuti senza troppo senso. Grealish e Antony lì sono super celebrati, ma in Italia due del genere non la vedrebbero mai… Kvara è quello che rompe le partite, fa storia da solo.
Spalletti ct? Gli auguro tutte le fortune del mondo. Sono convinto che gli allenatori incidano fino a un certo punto, poi se vinci poco importa se lo fai in bello stile. Spalletti ha fatto vincere Napoli, è il più forte al mondo nell’organizzare il proprio lavoro e quello dei suoi giocatori. Sarà dura, però: l’Italia non è un club e il materiale a disposizione non è quello del Napoli”.