Parte la Liga dell’austerità al potere: non c’è più traccia del campionato delle star (El Paìs)

Tutto il fascino resta legato al duello Real-Barcellona. Ma Florentino vuole trascendere come Santiago Bernabeu, e il Barca ha mezza rosa non registrata

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Parigi (Francia) 18/10/2022 - Pallone d'Oro 2022 / / foto Panoramic/Image Sport nella foto: Florentino Perez ONLY ITALY

Mercato aperto, calciatori in transito, in sala d’attesa, alla finestra o caduti in infermeria, alcuni manco sanno se potranno giocare perché non hanno una squadra o non hanno il contratto registrato. Comincia la Liga dell’austerità, scrive El Paìs. Una “lega che si è progressivamente impoverita dopo un esercizio di austerità —ma anche autorità e potere— da parte dei boss guidati da Javier Tebas. Non c’è più traccia degli anni in cui era il centro dell’universo con Messi-Cristiano, Guardiola-Mourinho, Barça-Madrid”.

Secondo il quotidiano spagnolo sarà il destino di Mbappé a “dare il tono” al campionato spagnolo, se e quando si disvelerà l’enigma (anche se pare averlo già svelato il giocatore stesso). Per il resto tutto il fascino del torneo resta relegato al solito dualismo Real-Barcellona. “La rivalità tra le due grandi fa da locomotiva al campionato e il Clásico è un riferimento mondiale, un fatto meritorio se si tiene conto del modello societario di Madrid e Barça. Sono entrambi dei soci, e competono con club di Stato e fondi di investimento molto presenti in Premier, Arabia Saudita e America. La domanda è se Barça e Madrid riusciranno a stare alla larga dal Sad. I creditori vicini ai catalani e il Madrid guida una Superlega scrutinata dai tribunali d’Europa”.

Florentino aspira a trascendere come Santiago Bernabéu”. “Un modello presidenziale che è servito da riferimento per Joan Laporta. La differenza è che il Barça non riesce a trattenere nemmeno Dembélé, dubita del format della Superlega e ha dovuto affittare il Montjuïc per i lavori del Camp Nou”.

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