In qualifica Sainz sesto, Leclerc nono. Dietro persino alla Williams. “Ciò che spaventa, anche in chiave futura, è l’incapacità di reazione”

Sainz sesto, Leclerc nono, l’ennesimo disastro Ferrari nelle prove del Gran Premio di Formula Uno d’Olanda, a Zandvoort. Il Corriere scrive di macchina impresentabile.
Il riassunto iniziale è da brividi:
Oltre un secondo di ritardo, un incidente (di Leclerc), un telaio e una trasmissione da buttare, un motore sostituito in via precauzionale, una reprimenda, 5ooo euro di multa per non aver avvertito Sainz dell’arrivo di Piastri (le comunicazioni muretto-pilota, un vizio antico), un’altra mini-sanzione da 100 euro rimediata dallo spagnolo per eccesso di velocità nella corsia dei box. L’unico punto in cui la Ferrari ieri filava.
Poi il resto:
Le qualifiche olandesi, con il solito Verstappen a dettar legge in casa segnano uno dei punti più bassi toccati dalla Rossa in questo già disgraziato 2023.
Si può parlare all’infinito di un progetto nato male, i difetti (parola di Charles) erano emersi già nei giretti dimostrativi di febbraio a Fiorano. Si possono avere le idee chiarissime, o «crystal clear» come ama dire Vasseur, su dove intervenire per la vettura dell’anno prossimo. Ma resta un mistero come sia possibile prenderle dalla Williams (Albon in seconda fila dietro a Russell), quart’ultima nella classifica costruttori con 11 punti raccolti in 12 gare.
Se i progressi della McLaren diretta da Andrea Stella non sono più una novità, ciò che spaventa, anche in chiave futura, è l’incapacità di reazione di chi dentro alla Ferrari ha portato sul mare del Nord una macchina impresentabile.