Grassani: «Spalletti è libero di andare dove vuole ma deve rispettare l’impegno col Napoli»

A Radio Sportiva: «Il tema è solo economico, non deve chiedere permessi al Napoli ma adempiere all'obbligo liberamente assunto, assistito dai legali di fiducia»

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Mg Monza 14/05/2023 - campionato di calcio serie A / Monza-Napoli / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Luciano Spalletti

Spalletti e il Napoli hanno un accordo preciso: il tecnico si è impegnato con il club di De Laurentiis a stare fermo un anno, altrimenti avrebbe dovuto pagare una clausola che si riduce nel tempo. Il legale Grassani ne ha spiegato i dettagli in un’intervista a Radio Sportiva:

«Spalletti a oggi è assolutamente libero di collocarsi presso qualunque squadra ma per farlo deve rispettare gli impegni economici che un mese fa ha sottoscritto. Il tema è solo di natura economica, non deve chiedere permessi o autorizzazioni al Napoli però se si colloca ha questo tipo di obbligazione che è liberamente assunta, assistita dai legali di fiducia e firmata davanti ad autorità dello Stato che hanno ratificato questo accordo».

Per Grassani, l’allenatore toscano ha richiesto un anno senza allenare alcun club e la Nazionale è considerata alla pari di qualsiasi altra società. L’accordo stipulato con De Laurentiis nasce per prevenire un accordo tra Spalletti e un club concorrente del Napoli. Poi, però, è diventato un valido elemento anche per la Nazionale:

«La situazione imprevista è che dopo poco più di un mese si sono verificate una serie di circostanze eccezionali per cui le dimissioni del c.t. hanno portato a un interesse della Figc su Spalletti, ma da un punto di vista di tipologia del nuovo impiego non c’è nulla di atipico: è stato previsto liberamente, e un club è equiparato a una Nazionale nella stessa obbligazione, di pagare un indennizzo che è un corrispettivo che ha portato il Napoli a dare il suo benestare perché Spalletti sarebbe rimasto fermo se non avesse risolto il suo rapporto. E sulla base delle indicazioni che Spalletti ha dato al presidente De Laurentiis – ovvero che non avrebbe allenato in questa stagione – per garantire questa sua decisione che priva il Napoli di una guida tecnica costringendolo a rimettersi sul mercato per cercare un sostituto, per evitare qualunque tipo di equivoco si è stabilito di sancirlo in un accordo accompagnato da una penale».

Grassani conclude:

«Spalletti ha risolto il suo contratto in maniera consensuale e quindi è allenatore libero e a fronte di questa libertà è stato liberamente pattuito tra le parti che ci fosse questo vincolo economico che è una penale che contro-bilancia il fatto che Spalletti il 5 luglio avrebbe potuto accasarsi alla Juve, al Milan, all’Inter, adesso c’è l’ipotesi Nazionale ma nulla cambia, la società ha ritenuto di tutelarsi per evitare che ci potesse essere la perdita dell’allenatore per sua scelta e poi un cambiamento repentino di idea, se Spalletti decide di modificare uno dei pilastri del verbale di conciliazione questo ha un prezzo che è stato liberamente definito. L’importo è a scalare man mano che il tempo scorre».

 

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