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Glerean: «Spalletti mi ha riconciliato con il calcio. Con il suo Napoli spegnevi il televisore ed eri appagato»

Al CorSport: «la sua squadra non solo ha vinto lo scudetto, ma ha trasmesso allegria. Poi riparte il campionato e ti accorgi che Luciano non è in panchina».

Glerean: «Spalletti mi ha riconciliato con il calcio. Con il suo Napoli spegnevi il televisore ed eri appagato»

Antonio Giordano intervista Ezio Glerean per il Corriere dello Sport. Con il suo rivoluzionario 3-3-1-3 ha ispirato con il Cittadella nel 2001 Sorrentino per “L’uomo in più”. Glerean ne parla.

«Il merito è solo del Maestro, ci mancherebbe. Io posso ringraziarlo, con fierezza, per essersi ispirato al mio Cittadella».

Glerean parla del suo Cittadella:

«Dimostrammo che le favole esistono o altrimenti si possono scrivere».

Su Zamparini, che lo esonerò da Palermo alla prima sconfitta, alla terza giornata.

«Purtroppo si lasciò condizionare da chi gli stava intorno. E in quel momento Foschi, il diesse, aveva deciso che io forse potevo essere di intralcio alla sua politica, in netta contrapposizione con la mia».

Glerean era andato con Zamparini per allenare il Venezia.

«Ma due giorni prima che partissimo per il ritiro lui acquistò il Palermo. Se non sbaglio, stava trattando pure per prendere il Genoa, aveva comunque deciso di lasciare la Laguna, voleva altro, era stato contestato, vennero i tifosi in sede a dirglielo che non lo volevano. E lui li accontentò, prese la squadra e se ne andò. Il ritiro dei veneti era fissato a Pergine, mi sembra, dove però andò Belotto. Io venni dirottato a Longarone e ogni giorno qualcuno che stava col Venezia arrivava da noi. Pure quella fu un’esperienza, ma Zamparini era un buono».

Dopo un po’, Glerean lasciò il calcio.

«Sei, sette anni a casa, senza voglia di fare niente, deluso dai metodi, dalle scelte, dall’assenza di meritocrazia. Vedevo panchine assegnate a chi era stato appena esonerato ripetutamente, dinamiche che mi amareggiavano».

A riconciliarlo con il calcio è stato Spalletti con il Napoli campione d’Italia. Glerean dice:

«Quest’anno, poi, Spalletti ci ha riconciliato con il calcio, la sua squadra non solo ha vinto lo scudetto, e sarebbe bastato persino quello, ma ha trasmesso allegria. Spegnevi il televisore ed eri appagato, dopo una partita del Napoli. Poi riparte il campionato e ti accorgi che Luciano non è in panchina. Gliene dico una: ho fatto il Supercorso con lui, era già avanti, diverso».

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