“Come fa De Laurentiis a non provare orgoglio all’idea del suo ex allenatore ct dell’Italia?”
Garlando: "la Nazionale merita di più". Barbano: "De Laurentiis furbo mercante", la sua mossa denota "un’irridimibile stitichezza del cuore"

De Laurentiis nello studio di Fabio Fazio a Che tempo che fa
Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, esige il pagamento della penale per il mancato rispetto della clausola che imponeva a Luciano Spalletti un anno di stop, dopo la risoluzione del contratto. La Federcalcio, che vorrebbe Spalletti alla guida della Nazionale, è imbrigliata. Non vuole pagare la penale. Probabilmente si finirà in tribunale, scrive la Gazzetta dello Sport. Auguriamoci di no, scrive Luigi Garlando sulla rosea: l’Italia meriterebbe ben altro, quantomeno una buona dose di buon senso. Garlando si chiede come sia possibile che il presidente del Napoli non provi orgoglio nell’immaginare il suo ex allenatore, che ha portato la squadra allo scudetto, a capo della Nazionale.
“Alla luce del buon senso, il Napoli dovrebbe provare solo orgoglio davanti all’ipotesi di vedere sulla panchina più importante d’Italia il proprio ex allenatore. Il “napoletano” Spalletti icona di italianità. Che senso avrebbe mettere il bastone tra le ruote dell’allenatore che ha riportato lo scudetto in città dopo 33, lunghi, anni? Uno sgarbo che non rispecchierebbe la natura generosa e inclusiva di Napoli che da sempre spalma su tutto lo Stivale spirito, cultura e lavoratori. De Laurentiis ha il senso dello spettacolo e degli affari e l’orgoglio appuntito del capopopolo. Ha mostrato i muscoli e tenuto il punto, ma confidiamo che la diplomazia anticipi il ricorso a un tribunale. In fondo, per il Napoli, lasciare Spalletti alla Nazionale significa non trovarselo contro in campionato almeno fino al 2026 e magari vedere ulteriormente valorizzati giocatori che Luciano conosce bene”.
La Nazionale merita ben altro.
“Ma che brutto sarebbe una Nazionale che nasce in tribunale, dopo che quella precedente è morta per un’email balneare spedita in costume da bagno da Mykonos. Non pretendiamo che il c.t. venga incoronato nel Duomo di Milano come Napoleone, ma la Nazionale degli italiani merita rispetto e dignità”.
Il tema orgoglio, o meglio, la mancanza di orgoglio di De Laurentiis, è trattato anche da Alessandro Barbano sul Corriere dello Sport.
“De Laurentiis non prova nessun orgoglio che l’allenatore del suo scudetto sia chiamato a rappresentare l’Italia, pretende che il suo contratto capestro sia onorato, anche di fronte a una circostanza eccezionale come la guida della Nazionale, due volte esclusa dai Mondiali e chiamata tra tre settimane a una difficile qualificazione agli Europei. La sua ambizione di furbo mercante è volta a massimizzare i propri risultati, non a condividere grandi progetti con gli altri”.
Barbano continua:
“Questi gesti raccontano il calcio come il lato oscuro dell’italianità, un’irridimibile stitichezza del cuore che rende irrespirabili persino le passioni”.