Al Corsera: «Quella Nazionale era divisa in gruppi, Chinaglia e Juliano guidavano quelli del centro sud. Dicevano che i titolari erano già decisi»

Nell’intervista a Walter Veltroni, Fabio Capello parla anche della Nazionale del 1974. Squadra fortissima che uscì ai gironi eliminata da Polonia e Argentina.
«Quella era una squadra che veniva da undici risultati utili consecutivi, avevamo battuto Brasile, Inghilterra. Eravamo tra i favoriti. Ma quando a Coverciano diedero i numeri delle maglie qualche giocatore si infuriò dicendo “Ma allora la formazione è già decisa!” e lì iniziarono le divisioni. La cosa più grave è che si crearono dei gruppi: Chinaglia e Juliano con i giocatori delle squadre del centro sud contro quelli del centro nord. Sembra assurdo, ma fu così. Non eravamo squadra, lo eravamo stati fino a quel maledetto giorno poi ci siamo sfarinati. Tanto che durante la prima partita Chinaglia mandò a quel paese Valcareggi e il ritiro si trasformò in un inferno, eravamo separati in casa. La cosa più triste fu vedere i nostri tifosi, gli emigrati, che giustamente ci insultavano. Per loro tornare in fabbrica, il giorno dopo, sarebbe stato più difficile».
Un tuo collega mi ha raccontato che durante la partita con la Polonia ci fu un tentativo di combine, il pareggio avrebbe consentito a tutte e due le squadre di qualificarsi. Ne sai qualcosa?
«Io ne sentii parlare ma non ho un ricordo diretto. Sentii delle chiacchiere nello spogliatoio, ma nessuno mi ha mai coinvolto, tanto che io segnai quel gol. Voci tra noi sì, ne ho sentite, qualcuno che accennava a qualcosa. Ma in campo, come si è visto, non è successo nulla. Si può dire che c’è stato forse un tentativo di farlo. Un tentativo da parte di qualcuno, ma non so chi».