Vasseur: «Un team di Formula 1 è come una grande nave: i cambiamenti di rotta avvengono lentamente»
Al CorSport: «Credo stiamo andando nella direzione giusta. Nessun privilegio a Leclerc rispetto a Sainz. Favoriremo chi dei due sarà davanti».

Silverstone (Inghilterra) 02/07/2023 - gara F1 / foto Scuderia Ferrari Press Office/Image Sport nella foto: Frederic Vasseur
Il Corriere dello Sport intervista il team principal della Ferrari, Fred Vasseur. La Ferrari fa fatica, a Vasseur viene chiesto quali sono gli obiettivi della stagione.
«Non possiamo parlare di obiettivi e di scadenze, se non dicendo: dobbiamo sviluppare tutte quelle piccole cose che contribuiscono alla prestazione della macchina. I tifosi, i giornalisti, gli sponsor vorrebbero sapere quando si tornerà a vincere: dare una risposta precisa sarebbe sciocco. Perderei tempo se mi lambiccassi pensando a dov’è la Red Bull e dove siamo noi. Concentriamoci su noi stessi e basta».
Todt comandava con il pugno di ferro. E Vasseur?
«Non è il mio sistema, e quelli erano altri tempi. Io in squadra devo convincere ognuno che possa fare la differenza. Al pugno di ferro preferisco la psicologia».
Vasseur ha dato notizia di due tecnici top in arrivo, ma non ne ha fatto i nomi.
«Perché sono ancora in attività in altre squadre e non sappiamo quando potremo averli con noi. I tempi che abbiamo a disposizione in Formula 1 non sono quelli di un allenatore di calcio: se prendo un ingegnere lo potrò utilizzare magari due anni più tardi e il suo lavoro farà effetto al terzo anno. Quest’anno assumeremo un’ottantina di tecnici, la metà nuovi e l’altra metà per sostituire chi va via, o in pensione o viene spostato in altri settori. I nomi li comunicheremo quando iscriveranno i figli a scuola… bisogna agire con discrezione per cercare di ridurre al massimo il loro periodo di gardening».
Vasseur ha più volte detto di voler tenere Leclerc e Sainz oltre il 2024, ma la squadra sembra favorire il monegasco. Lo stesso team principal ha detto che il titolo piloti si insegue puntando su uno soltanto.
«Non mettetemi in bocca parole di Helmut Marko! Io non l’ho mai detto, né l’ho mai fatto. Dico solo che se vuoi puntare al Mondiale piloti, a un certo punto della stagione devi fare una scelta e privilegiare chi è più avanti in classifica. Comunque non siamo oggi in queste condizioni».
Lo farebbe anche se davanti ci fosse Sainz?
«La sua domanda presume che Charles sia numero uno, ma non è così. Ho cominciato questo lavoro venticinque anni fa pensando che a due piloti si dovesse dare lo stesso supporto e non ho intenzione di cambiare. Tutti i team si muovono in questo modo, con l’eccezione della Red Bull con Verstappen e Perez».
Li terrebbe entrambi nel 2025, oltre le attuali scadenze contrattuali? Vasseur:
«Perché no? Ma cominceremo a parlare verso fine stagione ed entrambi lo sanno bene: gliel’ho detto appena sono arrivato. Oggi l’unica priorità è sviluppare la macchina».
Vasseur paragona la Ferrari a una nave.
«I tempi in Formula 1 sono lunghi, ecco perché non posso immaginare di cambiare mentalità in squadra in soli sei mesi. Un team di Formula 1 è come una grande nave: i cambiamenti di rotta avvengono lentamente».
Come spiegherebbe ai tifosi l’attuale situazione Ferrari? Vasseur:
«Siamo in un modo competitivo in cui ognuno lavora per dare il meglio, come Mercedes che ha vinto sette campionati di fila, o Red Bull sei volte campione di dodici anni. E il nome Ferrari non basta per vincere: il successo scaturisce dal lavoro, non dalla storia. Credo che noi si stia andando nella giusta direzione e abbiamo grandi risorse come altre due o tre squadre, mentre una volta questo privilegio spettava solo a uno o due team».