ilNapolista

La silenziosa rivincita di Berrettini e Melissa Satta

Gli ottavi di Wimbledon arrivano dopo mesi di battute misogine e da quanto altro di peggio il web sa fare uscire fuori dalle tastiere degli idioti

La silenziosa rivincita di Berrettini e Melissa Satta
Cannes (Francia) 25/05/2023 - Festival del Cinema di Cannes / foto Imago/Image nella foto: Melissa Satta-Matteo Berrettini ONLY ITALY
In Italia si sa, si perdona tutto, tranne che il successo. E Matteo Berrettini, finalista a Wimbledon due anni fa, ex 6 Atp (con 116 settimane in top ten alle spalle) a 27 anni è colpevole di averne avuto già avuto tanto. Anche perché “vince” pure fuori dal campo: aiutato da un aspetto affascinante, piace molto anche alle donne che non seguono il tennis e la sua attuale fidanzata è una famosa showgirl.
Nel 2023, prima di Wimbledon Matteo ha giocato poco e male (8 tornei con appena 8 partite vinte) e le lacrime di delusione che erano scese dal suo viso dopo la partita persa a Stoccarda a metà giugno non promettevano nulla di buono per l’immediato futuro. Negli ultimi mesi non c’è stato – per usare un eufemismo – sostegno da parte della maggioranza degli appassionati italiani, che pure grazie a lui nel 2021 avevano visto per la prima volta un connazionale giocare la finale di Wimbledon. Il momento più difficile della carriera di Matteo è stato reso ancora più pesante dalle puntuali critiche feroci comparse sui social per i troppi infortuni, dalle battute misogine sulla nuova fidanzata e da quanto altro di peggio il web sa fare uscire fuori dalle tastiere degli idioti. Matteo è ragazzo perbene e sensibile, ne ha sofferto, ma è stato bravo a isolarsi e a continuare a credere nella cultura del lavoro e nelle sue qualità, senza le quali non avrebbe saputo sorprendere nuovamente il mondo del tennis.
È arrivato a Wimbledon senza essere certo che il suo fisico fosse sufficientemente in condizione, ma – una volta sceso in campo – ha trovato la brillantezza di un tempo ed è arrivato per la terza volta negli ottavi del torneo più famoso del mondo. Impressionante anche il modo con cui lo ha fatto: non ha perso mai il servizio pur sfidando tre ottimi giocatori come Sonego, De Minaur e Zverev dal quale era stato sconfitto 4 delle 5 volte che lo aveva incontrato. Ora lunedì la sfida contro il numero 1 del mondo Alcaraz da vivere a cuor leggero: lo spagnolo non sarà felice di affrontare in ottavi uno dei migliori specialisti dell’erba. Comunque andrà, questo Wimbledon per Matteo è già un grandissimo successo.
P.s. A Londra a fianco di questa versione scintillante di Berrettini c’è Melissa Satta: una parola è troppa e due sono poche..
ilnapolista © riproduzione riservata