Barazzutti: «A Sinner si chiede sempre di più, è il destino dei più forti. Ma ha imparato a conviverci»
A La Repubblica: «Per un atleta forte come Berrettini non è facile affrontare gli infortuni. Le critiche alla Satta? Stronzate scritte da invidiosi».

Mi Roma 25/04/2010 - Fed Cup / Pennetta-Kvitova / foto Marco Iorio/Image Sport nella foto: Corrado Barazzutti
La Repubblica intervista l’ex capitano di Coppa Davis, Corrado Barazutti. Il tema è Sinner, che a Wimbledon sfiderà in semifinale Djokovic. Ma si parla anche di Berrettini, tornato vincente sempre a Wimbledon, anche se si è dovuto arrendere di fronte ad Alcaraz.
Barazzutti parte da Sinner.
«Sinner ha fatto il suo dovere, fin qui ha battuto avversari più deboli, aiutato da un tabellone favorevole. Non sto sminuendo le sue imprese: nel tennis vincere da favoriti, con la pressione addosso, non è affatto semplice. Gli viene chiesto sempre di più perché ha tutto per diventare il numero uno al mondo. Lo sanno gli appassionati, i giornalisti e anche gli sponsor, che hanno investito cifre importanti su di lui. È il destino di chi è così forte. Ma mi sembra che abbia imparato a conviverci».
Il tabellone, per Sinner, non è facile. Djokovic sarà un avversario complesso e comunque troverebbe dall’altro lato Alcaraz.
«Diciamo che il torneo può perderlo. Ma può anche vincerlo. E non è poco».
Barazzutti parla anche di Berrettini, che si è ritrovato a Wimbledon.
«Ma Matteo non si era mai smarrito, c’è sempre stato. Per un atleta così forte non è facile passare attraverso una serie di infortuni che ti obbligano a fermarti e recuperare più volte. Ora è riuscito a superare quella fase, sta bene e ha ripreso a giocare ai suoi livelli abituali. Quindi direi che è ritornato, non ritrovato».
Il peggio per Berrettini è definitivamente passato?
«Matteo non ha mai avuto un problema di tennis, ha una grande testa, è uno dei migliori giocatori al mondo. Se sta bene, è una garanzia».
Barazzutti commenta anche le critiche alla compagna di Berrettini, Melissa Satta, incolpata per i suoi problemi fisici.
«Stronzate scritte da chi è invidioso e si è divertito a fare il tiro al bersaglio. Purtroppo sui social può scrivere chiunque, vomitando insulti. Troppe persone non conoscono il significato della parola rispetto».