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Spalletti: «Non voglio affrontare il Napoli. Non metterò una tuta che non sia quella del Napoli»

In conferenza: «Dopo un anno si fa di nuovo un inventario dei pensieri. Guarderò il Napoli dalla tribuna, anche dalla tv»

Spalletti: «Non voglio affrontare il Napoli. Non metterò una tuta che non sia quella del Napoli»

Nell’ultima conferenza stampa di Spalletti da allenatore del Napoli, il tecnico di Certaldo ha dimostrato tutto il suo amore per il Napoli e per la città di Napoli. La maglia azzurra gli è entrata nella pelle, lo scudetto pure grazie all’unico tatuaggio del mister.

Mister Spalletti ha colto l’occasione dell’ultima conferenza per soddisfare la curiosità di molti in merito al rapporto con De Laurentiis e in merito al suo prossimo futuro.

Di seguito le parole di Spalletti:

Ci racconta il senso dell’abbraccio con De Laurentiis?
«Non c’è una divisione tra me e lui. Non volevo che si pensasse ad una contrapposizione, abbiamo lavorato benissimo. Il senso è di una persona che vuole giocare anche un po’, abbraccia e tenta di annullare questa insidia che si sente nell’aria».

Cosa consiglierebbe al nuovo allenatore?
«Non ho possibilità di dare consigli agli altri. Non so consigliare nulla a chi verrà e non so consigliare chi prendere».

Ha mai vacillato dopo questa decisione?
«Le parole dei calciatori sono state importanti, mi hanno fatto un regalo, ci siamo abbracciati. Questa è la cosa più difficile da superare. Viene il pensiero se hai fatto bene o male a prendere questa decisione. In questi giorni ho cominciato ad immaginarmi lontano da questa città, da questa squadra e da questa gente. Ho realizzato quanto sia difficile. Il cuore e l’egoismo ti dicono che dovresti continuare, lascio una squadra fortissima, ma l’amore per tutto ciò che mi circonda in questo momento mi ha dato la forza ad accettare questa decisione. Ho toccato con mano la dimensione dell’affetto andando in giro per la città».

Cosa ha fatto il Napoli per convincerla?
«Da un punto di vista mio è tutto chiaro. Dissi che il presidente avrebbe dovuto dirmi certe cose, poi siamo andati a cena e abbiamo sistemato tutto in un quarto d’ora. Siamo stati lucidi nel concludere il motivo della cena. Ci siamo lasciati e ho aspettato l’annuncio del presidente De Laurentiis. Mica cambio idea tanto facilmente. Ho preso la decisione, ho dato tutto quello che avevo e per me lasciare ora è un autentico atto d’amore. Non lascio perché ho smesso di amare, ma perché ho speso tutto. Non ho più le energie per essere all’altezza di ciò che si ama».

Ma se la società avesse bisogno di lei tra un anno, cosa farà?
«Non voglio affrontare il Napoli. Non mi metterò una tuta che non sia quella del Napoli. L’ho detto subito a De Laurentiis. Poi dopo un anno si fa di nuovo un inventario dei pensieri. Guarderò il Napoli dalla tribuna, anche dalla tv si vede bene lo stesso»

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