Allegri non ascolta le offerte degli arabi perché ha paura di essere dimenticato dal grande calcio (Libero)

Il tecnico rinuncia ai 90 milioni dell’Al Hilal per restare alla Juve, anche se i tifosi non lo amano più e il club è perplesso 

Allegri Juventus TuttoSport

Db Torino 11/05/2023 - Europa League / Juventus-Siviglia / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Massimiliano Allegri

Massimiliano Allegri rinuncia ai 90 milioni offerti dagli arabi dell’Al Hilal per restare alla Juve, anche se i tifosi non lo amano più e il club è perplesso. Il motivo? Dopo gli ultimi flop, rischierebbe di essere dimenticato dal grande calcio. Di sparire. Tra l’altro dopo una stagione certo non indimenticabile e in cui si è sentito solo nel vortice delle vicende giudiziarie e anche alla guida della squadra. Lo scrive Claudio Savelli su Libero.

“Gli offrono un sacco di soldi (90 milioni, per la precisione) per farsi tre anni sereni in Arabia Saudita e ha una tifoseria che spera se ne vada. Pure la dirigenza nuova in fondo spera. Eppure Max Allegri non molla. Resta contro tutto e tutti e, anzi, raddoppia la posta in gioco. Certo, ha già un contrattone, mica è povero e i figli dei suoi figli sono già ampiamente sistemati, ma ha preso questa decisione a prescindere dai soldi. Si è trasformata in una sfida personale”.

La Juventus ha sperato che Allegri accettasse: sarebbe l’unico modo per non perdere soldi. Ma Allegri non molla.

“A differenza di altri colleghi e calciatori, non ha nemmeno voluto approfondire l’offertona con gli emissari dell’Al-Hilal. Forse per non cadere in tentazione, più probabilmente perché ha trasformato il rifiuto del contratto della vita come una nuova mano tesa verso l’ambiente bianconero”.

Allegri sostanzialmente ha paura di essere dimenticato.

“È comparsa una sana paura di essere dimenticato. La storia insegna che è meglio lasciare un club quando si è all’apice, piuttosto che nel punto più basso. E a quest’ultimo punto è Max, ora, con la Juve”.  

Allegri punta a prendersi una rivincita dopo un anno difficile in cui si è sentito solo.

“Ora vuole prendersi la rivincita, concentrandosi solo sul campo e sulla comunicazione. Sa che in questo biennio si gioca il resto della carriera e un’intera reputazione”.

 

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