Commisso: «Italiano? Ha un contratto fino al 2024 e noi un’opzione. Ne parleremo a fine stagione» 

A La Repubblica: «Amici nel calcio? No, ma ho buoni rapporti con Friedkin, Saputo, Iervolino, De Laurentiis. Altri hanno la puzza sotto al naso».

commisso Fiorentina

Cm Basilea (Svizzera) 18/05/2023 - Conference League / Basilea-Fiorentina / foto Cristiano Mazzi/Image Sport nella foto: Rocco Commisso

La Repubblica intervista il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso. Quattro anni fa ha acquistato il club dai Della Valle per 170 milioni. Oggi è in finale di Coppa Italia e Conference League. Commisso, come ha già fatto in passato, indica la burocrazia come il peggior male italiano.

«Amo l’Italia, amo Firenze. Ma la burocrazia è la rovina di questo Paese. A Firenze ho provato a fare lo stadio nuovo ma non me lo hanno permesso. L’Europa ha poi bloccato i 55 milioni del Pnrr per la riqualificazione della zona attorno all’impianto che è valutato come monumento. L’America ti aiuta coi fondi pubblici, qui si mettono di mezzo l’Europa, il Governo, la Regione, il Comune, la Soprintendenza».

Sullo stadio Commisso ha perso ogni speranza:

«Come Fiorentina siamo fuori ormai. È il mio più grande fallimento, il più doloroso. Adesso aspetto che mi dicano quando vorranno iniziare coi lavori, quando finiranno, cosa faranno dell’area commerciale. La Fiorentina non dovrà essere penalizzata, dovrà rimanere a giocare qui magari prevedendo di lavorare a blocchi come accaduto a Udine».

A Firenze dicono che una volta inaugurato, Commisso venderà la società.

«No, non l’ho mai pensato. Un giorno questo accadrà, chiaro. Ma non ancora».

Quando gli chiedono se ha amici nel mondo del calcio, Commisso risponde citando anche il presidente del Napoli, De Laurentiis.

«Amici amici, no. Però ho buoni rapporti con Friedkin, Saputo, Iervolino, De Laurentiis. Altri hanno la puzza sotto al naso».

E tira in ballo Cairo.

«A Torino i tifosi granata hanno contestato per tutta la gara il loro presidente. Eppure, sul suo giornale, c’è scritto che hanno insultato me. È l’esempio perfetto di come Cairo utilizza il suo potere. Io rispetto i tifosi granata e la loro squadra: ho pregato a Superga, conosco la storia. Non ce l’ho con loro, sia chiaro».

Sta provando a cambiare il calcio italiano con le sue idee? Commisso:

«Mi chiedo perché non si possano fare contratti da 8 anni ai giocatori, come in Premier. Poi non è giusto che tu paghi un calciatore italiano molto più rispetto a uno straniero, sul quale ci sono molte meno tasse. Il Governo dovrebbe aiutare e non mettere in difficoltà lo sviluppo del calcio italiano, come sta accadendo adesso. Mi piace molto il modello dell’U23 portato avanti dalla Juventus».

Ancora su De Laurentiis:

«Sono contento per De Laurentiis: siamo tutti e due del sud ed è un orgoglio. È un bene per il calcio italiano che non vincano sempre le solite squadre».

Commisso su Italiano:

«Ha un contratto fino al 2024 e noi abbiamo un’opzione per portarlo fino al 2025. Lasciamolo stare sereno, ha due finali da giocare. A fine stagione poi parleremo di tutto, con serenità».

 

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