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Al Bano: «Lasciai Romina per colpa delle canne. Fumava marijuana anche quattro volte al giorno»

A Oggi: «Lo faceva da anni, ancor prima della scomparsa di Ylenia. Fumava ed era allegra; finito l’effetto, si intristiva e piangeva. Era irriconoscibile».  

Al Bano: «Lasciai Romina per colpa delle canne. Fumava marijuana anche quattro volte al giorno»
archivio Image / Spettacolo / Albano Carrisi-Romina Power / foto Beescoop/Image

Al Bano compie 80 anni. Lo intervistano sia Gente che Oggi.

A Gente, Al Bano parla di Romina Power, sua ex moglie e compagna di palcoscenico. Per lui, racconta, fu un colpo di fulmine, ma sua madre non credeva che potessero avere un futuro insieme.

«Lo ammetto per la prima volta, non ci credevo neppure io. Nella sua famiglia c’era il germe del divorzio: tutte le donne della sua famiglia, compresa la madre Linda Christian, avevano uno o più divorzi alle spalle. E, come afferma un detto della nostra terra: “Quello che una pecora fa, farà anche la pecorella”».

E allora perché la sposasti?

«Compii un atto di fede: anche lei si era nel frattempo innamorata di me. La Romina ventenne era molto diversa dall’adulta di oggi: fragile, bisognosa di stabilità e di una guida».

Al Bano tocca anche il tema della tragica morte della primogenita Ylenia, misteriosamente sparita nelle acque del Mississippi.

«Soffrii solamente io, perché Romina, ancora oggi, rifiuta di credere a questa tragedia, pensa che nostra figlia sia in qualche parte del mondo felice e serena».

Che cosa hai saputo della sua misteriosa tragedia, Al Bano?

«Non vi è alcun mistero, e tutto è stato chiarito. A New Orleans Ylenia conobbe un sedicente genio del jazz e si innamorò artisticamente di lui. Era in realtà un’anima nera che la imbottì di droga e la convinse che poteva camminare sulle acque. Lei lo fece per due volte: la prima fu vista e miracolosamente portata a riva, la seconda finì inghiottita dalle acque del fiume».

A Oggi, Al Bano racconta anche altro: il motivo per cui si separò da Romina, nel 1999.

«Lo dico oggi per la prima volta: il problema fu la marijuana. Romina fumava quella robaccia anche quattro volte al giorno. E lo faceva da anni, ancor prima della scomparsa di Ylenia. Era un’altra donna. Fumava ed era allegra; finito l’effetto, si intristiva e piangeva. Era irriconoscibile. Non esprimeva più quell’attaccamento alle cose, la passione per la vita, per quello che avevamo vissuto e costruito quegli anni. Fu l’inizio della fine». 

In certi ambienti gira pure di peggio.

«Non mi interessa. In casa mia per provocare un disastro sono bastate le canne. Una volta, per capire, me ne sono fumata una. Dovevo scrivere un numero e non ci riuscivo, lo mettevo in verticale. Odio tutte le sostanze che fanno male al vivere. Tu ti inventi una realtà che non esiste, ti allontani dalla vita vera. Purtroppo ci cadono in tanti, anche qualcuno dei miei figli. Io non ho mai preso nulla. Prima dei concerti un bicchiere di whisky. Su consiglio di Placido Domingo: “Libera esofago e corde vocali”, mi disse. È così, un toccasana».

Romina era figlia di due star: Tyrone Power e Linda Christian. Al Bano:

«E chi li conosceva? La mia ignoranza è stata il mio salvagente, se no mai sarei andato a cercarla una così. Tra l’altro il suocero non c’era più, ma la suocera mi osteggiava. Le sue indicazioni, e questo lo avrei scoperto anni dopo, erano precise: sfruttalo, spremilo per bene e poi mandalo a quel paese. Nel 1967 da Malta al Disco per l’Estate avevo vinto tutti i Festival esistenti. Mi chiamavano l’uomo dall’oro in gola. Ero innamorato perso, nelle condizioni ideali per essere sfruttato».

Che bisogno avevano di sfruttarla?

«Linda Christian aveva bruciato tutto, era anche finita in clinica psichiatrica. Soldi zero, il peso della famiglia tutto sulle spalle di questa ragazza minorenne. Romina aveva il nome, la bellezza, il fascino, ma era sola. A quel punto mi sono sentito sollevato dal peso Power. E ho avuto il potere per dire “mò qua tocca a te”. L’amore, m’ha fatto sfondare muri, porte e cancelli, non mi sono fermato di fronte a nulla».

 

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